L’alluminio primario prodotto sotto il brand Allow Inerta dalla multinazionale russa Rusal ha emissioni specifiche di 0,01 tonnellate di CO2 equivalente per tonnellata di metallo (Ambito 1 e 2 del Protocollo Kyoto). Sono le più basse al mondo. Lo hanno verificato test indipendenti condotti da TÜV Austria Standards & Compliance.
Sta facendo il giro del mondo la notizia che l’industria cinese Mingtai Aluminium sta attualmente testando l’alluminio primario Allow Inerta prodotto dalla multinazionale russa Rusal. La vera notizia è che le emissioni di CO2 di Allow Inerta sono le più basse al mondo pari a 0,01 tonnellate di CO2 equivalente per tonnellata di metallo (Ambito 1 e 2 del Protocollo Kyoto). Si tratta di valori verificati da TÜV Austria Standards & Compliance e notevolmente più bassi rispetto alle correnti produzioni di alluminio primario ed anche rispetto al secondario da riciclo. La notizia è oltremodo importante in tempi, come i nostri, in cui le emissioni di CO2 e di altri gas clima alteranti, globalmente noti come GHG, sono messe sotto accusa per generare forti cambiamenti climatici. Ridurre le emissioni di CO2 è uno dei compiti dei governi, delle istituzioni e delle aziende più sensibili al tema del ‘climate change’.
Come ha fatto Rusal?
La verifica indipendente delle emissioni di gas serra derivanti dalla produzione di alluminio è stata effettuata presso il Krasnoyarsk Aluminium Smelter di Rusal. Come la multinazionale è riuscita a ottenere un’impronta di carbonio senza precedenti per l’alluminio Allow Inerta? Due i fattori che hanno determinato un risultato senza precedenti. Anzitutto la produzione del Krasnoyarsk Aluminium Smelter è realizzata ricorrendo all’abbondante energia idroelettrica che alimenta l’impianto. Il secondo fattore è la nuova tecnologia di produzione del primario che si avvale di anodi inerti in sostituzione dei tradizionali anodi di carbonio.
Nuova tecnologia di produzione
Rusal afferma di essere la prima azienda al mondo ad utilizzare gli anodi inerti al posto degli anodi di carbonio nella produzione industriale di alluminio. Il loro utilizzo nel processo di elettrolisi consente l’eliminazione quasi completa delle emissioni di gas serra. Durante il processo si rilascia ossigeno al posto della CO2, come avviene nel caso degli anodi di carbonio. Ciò, in combinazione con l’energia idroelettrica rinnovabile, la tecnologia garantisce un’impronta di carbonio senza precedenti per l’alluminio di Krasnoyarsk.
Bassissima impronta di carbonio
Il livello di emissioni specifiche di 0,01 tonnellate di CO2 equivalente per tonnellata di alluminio primario (Ambito 1 e 2) prodotto a Krasnoyarsk è decine di volte inferiore alla media dell’industria globale dell’alluminio. La verifica è stata condotta nel 2023 in conformità alle specifiche della norma ISO 14067:2018 “Gas a effetto serra – Impronta di carbonio dei prodotti – Requisiti e linee guida per la quantificazione”, nonché ad altri standard riconosciuti a livello internazionale, tra cui l’IPPCC, InterGovernmental Panel on Climate Change e l’Istituto Internazionale dell’Alluminio. La normale media di emissioni di CO2 dell’industria dell’alluminio primario è di 12-12,5 t di CO2 per tonnellata di metallo prodotta. Quella di Allow Inerta è di sole 0,01 tonnellate di CO2 equivalente per tonnellata.
A chi interessano le basse emissioni di CO2
Automotive, packgaging, beni di consumo e costruzioni sono i quattro settori di applicazione dell’alluminio fortemente interessati alla riduzione delle emissioni di CO2. In particolare per quanto riguarda l’edilizia esiste da tempo una forte pressione da parte delle organizzazioni ambientaliste nonché dell’Unione europea per una forte riduzione delle emissioni di CO2 sia delle costruzioni sia dei componenti edilizi. Da tempo esistono prodotti come serramenti e facciate continue in alluminio a basso contenuto di CO2, in genere però ricavati da alluminio riciclato. L’arrivo del primario Allow Inerta a emissioni quasi zero potrebbe cambiare lo scenario. Idem per l’automotive dove da tempo si assiste a una crescita degli impieghi di metallo leggero nei motori, nella carrozzeria e in altri componenti meccanici dei mezzi di trasporto.
Chi è Rusal
E’ la multinazionale russa dell’alluminio, uno dei maggiori player internazionali del settore. Produce pani, billette, placche da laminazione, vergella, foglio sottile, packaging, alluminio ad alta purezza, cerchi in lega e allumina. Nel 2021 ha prodotto 3,7 milioni di tonnellate di alluminio pari al 5,7% della produzione mondiale di metallo. 43 gli stabilimenti di produzione in 5 continenti. In Italia possiede lo stabilimento di Euroallumina di Portovesme, Sardegna.
Nella foto in alto, una doppia linee di celle elettrolitiche per la produzione di alluminio primario a Krasnoyarsk.
Ennio Braicovich
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