In Gazzetta Ufficiale la legge, comunemente conosciuta sotto il nome di Decreto Asset, che proroga fino a fine anno, per le unifamiliari, il termine per avvalersi del Superbonus al 110 per cento . Tre mesi in più per chi ha effettuato al 30 settembre 2022 lavori per almeno il 30% dell’importo complessivo. Disattese le richieste di Ance e delle altre organizzazioni.
La legge, nota meglio come Decreto Asset, che proroga i benefici del Superbonus per unità immobiliari unifamiliari al 31 dicembre 2023 è in Gazzetta Ufficiale. Lo è come LEGGE 9 ottobre 2023, n. 136
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici.
Tre mesi in più per le unifamiliari
L’articolo chiave in materia è l’articolo 24 che rimane invariato rispetto al testo del DL del 10 agosto 2023 che recitava:
Art. 24
Misure in materia di incentivi per l’efficienza energetica
1. All’articolo 119, comma 8-bis, secondo periodo, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, le parole: «30 settembre 2023» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2023».
La condizione della proroga è che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo. Il calcolo del 30 per cento può comprendere lavori non agevolati.
Il Decreto Asset boccia i condomini
Come ampiamente riferito dai media, sono state largamente disattese le richieste delle organizzazioni industriali e artigianali e dei condomini che hanno lavori in corso da Superbonus. Come ha ben denunciato CNA in una sua nota: “Avrà conseguenze pesantissime su imprese e famiglie la mancata proroga del Superbonus 110% per i condomini che hanno avviato i lavori. L’effetto sarà che migliaia di condomini dal prossimo primo gennaio vedranno scendere il beneficio dal 110% al 70% rendendo di fatto impraticabile terminare i lavori”.
20 mila cantieri bloccati
Secondo l’osservatorio della CNA sono circa 20mila i cantieri che non potranno concludere gli interventi di riqualificazione con danni ingenti per le famiglie e per le imprese che sono ancora in attesa di risposte sull’emergenza dei crediti incagliati. Sulla stessa lunghezza d’onda di CNA si è espressa Confartigianato che sollecitato la proroga al 31 marzo 2024 del termine per fruire del superbonus 110% per i lavori già iniziati alla fine del 2022 da condomini, persone fisiche su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.