In Gazzetta Ufficiale è apparso il Decreto 31 agosto 2023 che rinvia di un anno, al 24 settembre 2024, l’entrata in vigore del Decreto Controlli finalizzato al controllo e alla manutenzione di sistemi e attrezzature antincendio e alla qualificazione della figura del manutentore antincendio.
Altro rinvio di un anno ancora per l’applicazione obbligatoria del Decreto Controlli. Infatti, la Gazzetta Ufficiale dell’11 settembre riporta il Decreto 31 agosto 2023 Modifica al decreto 1° settembre 2021, recante: «Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a), punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81». E’ il secondo rinvio che subisce il Decreto Controlli. Già lo scorso anno, a settembre, ne era stato posposto l’obbligo al 25 di settembre di quest’anno. Ora il rinvio al 24 settembre 2024.
L’importanza del Decreto Controlli
Anzitutto il provvedimento definisce chiaramente i concetti di manutenzione, tecnico manutentore qualificato, qualifica, controllo periodico e sorveglianza. Soprattutto rende obbligatoria la qualificazione dei manutentori degli impianti antincendio. Ivi comprese porte tagliafuoco, porte sulle vie di fuga, finestre per evacuazione fumi e calore. A tal fine delinea nell’allegato II il percorso di formazione per la figura di tecnico manutentore qualificato.
Obbligo di esame presso i VVF
La novità rappresentata dal Decreto Controlli è che esso rende obbligatorio il conseguimento dell’attestazione ad operare nei presidi antincendio dopo un periodo di formazione e aver superato tre prove davanti a un Commissione d’esame del Corpo dei Vigili del Fuoco. Lo scorso anno il decreto di rinvio aveva introdotto una piccola agevolazione per chi già opera nel campo dei controlli aggiungendo opportunamente la frase “o controllo periodico”. Infatti, i soggetti che alla data di entrata in vigore del decreto svolgono attività di manutenzione o controllo periodico da almeno 3 anni sono esonerati dalla frequenza di un corso di formazione e possono richiedere di essere sottoposti alla valutazione davanti a una Commissione dei Vigili del Fuoco.
Solo qualche mese fa, vedi qui, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha emanato il 13 marzo la Circolare 3747/2023, che introduce ulteriori indicazioni per lo svolgimento degli esami di abilitazione dei tecnici manutentori qualificati ai fini del Decreto Controlli.
Perché un altro rinvio
Lo spiega il Decreto dell’11 settembre. Onestamente ammette “difficoltà connesse alle modalità di qualificazione della figura del manutentore antincendio, di nuova istituzione rispetto al previgente quadro normativo”. In secondo luogo, vi è stata l’alluvione dell’Emilia Romagna di qualche mese fa, che ha drenato importanti energie al Corpo. Tuttavia, nulla è perduto perché voci provenienti dal Corpo parlano di esami di prova su reali candidati alla qualifica di manutentore di impianti e attrezzature antincendio che dovrebbero tenersi alla fine di ottobre a Roma. Una specie di area test che anticipa gli esami veri e propri presso i VVF.
Nel frattempo, i manutentori antincendio…
Da qualche mese, avvertendo in anticipo le difficoltà di introduzione del nuovo sistema di qualificazione, manutentori e installatori di presidi antincendio avevano ripreso di buona lena a farsi accreditare, dopo esame ovviamente, nei rispettivi Albi professionali del sistema Accredia. Nel caso delle chiusure antincendio esistono due Albi. Entrambi accolgono figure professionali certificate sotto la UNI 11473-3:2014. Il primo raccoglie gli Installatori e manutentori di porte e finestre apribili, resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo. Attualmente sono 1938, 200 in più rispetto allo scorso anno, a pari data. Il secondo Albo raccoglie i Manutentori di porte e finestre apribili, resistenti al fuoco e/o per il controllo della dispersione di fumo. Erano 92 lo scorso anno. Ora sono esattamente 100.
Ennio Braicovich
Immagine: courtesy by TKSistemi