Prima fra le associazioni del settore serramenti, Anfit pubblica una serrata analisi dei quattro articoli del DL 39/2024 che decreta il quasi definitivo stop allo sconto in fattura e cessione dei crediti. Ne evidenzia gli effetti nefasti sul mondo dell’edilizia e sulla serramentistica in particolare. Inaccettabili le modalità che hanno portato al Decreto 39/2024, dopo quanto avvenuto con il DL 11/2023 e con il DL 212/2023.
A distanza di qualche giorno dalla sua repentina entrata in vigore il 30 marzo scorso, il DL 39/2024 suscita ancora sorpresa, amarezza e sconcerto nel mondo dell’edilizia e in particolare nel mondo dei serramenti. Come testimoniato dalla prime reazioni di Confartigianato, CNA e Finco, vedi qui, e oggi dalla presa di posizione di Anfit che analizza in grande profondità i quattro articoli del DL 39/2024. Per chi si fosse perso le puntate precedenti ricordiamo che il provvedimento ha decretato lo stop pressoché totale a cessioni dei crediti e sconto in fattura derivanti da bonus edilizi.
Uno schiaffo all’imprenditoria
Premessa all’analisi di dettaglio, v’è un più che legittimo sfogo che bene interpreta il sentimento degli imprenditori del serramento, che, come tutti gli imprenditori, avrebbero bisogno di un quadro normativo possibilmente certo per produrre e per pianificare le attività delle loro aziende. Ovviamente le 34 modifiche subite in tre anni e più dal decreto del Superbonus non depongono troppo a favore di un quadro normativo stabile. L’attacco del commento di Anfit non è male: “Ci risiamo”.
Il DL 39/2024 cambia di nuovo le regole
E poi: “Un nuovo Consiglio dei Ministri, un nuovo ordine del giorno in cui non è presente riferimento alcuno agli incentivi in edilizia e un nuovo decreto legge che cambia le regole del gioco con effetto immediato. Le inaccettabili modalità che hanno portato al Decreto 39/2024, dopo quanto avvenuto con il DL 11/2023 (abrogazione sconto in fattura e cessione del credito per i bonus ordinari, fatto salvo il bonus eliminazione barriere architettoniche) e con il DL 212/2023 (abrogazione sconto in fattura e cessione del credito per bonus eliminazione barriere architettoniche), ormai non stupiscono più”.
Modalità incompatibili
Siamo di fronte a uno Stato altamente imprevedibile perché “L’equilibrio dei conti dello stato costituisce un nobile obiettivo, ma le modalità con le quali ciò viene perseguito continuano a essere incompatibili con lo sviluppo di un’attività imprenditoriale”. Il testo prosegue, quindi, con l’analisi del DL 39/2024 che potete leggere qui nell’apposita pagina del sito di Anfit. Da tenere presenti le conclusioni: “ricordiamo che il Decreto Legge in questione dovrà essere oggetto della procedura di conversione in legge, per la quale sono previsti 60 giorni di tempo. Durante tale processo saranno possibili eventuali modifiche e assestamenti”. Tenendo conto della compattezza della formazione di Governo, sarà difficile che in Aula si assista a cambiamenti di sostanza, ma si sa, il Parlamento è sempre sovrano.
Ennio Braicovich