Oggi in Consiglio dei Ministri viene presentato, discusso e probabilmente approvato il DL Salva Casa ideato per condonare le piccole irregolarità edilizie e per semplificare la regolarizzazione. Contempla più spazio all’edilizia libera, rivede le regole sulle tolleranze costruttive, abolisce la doppia conformità salvo gli abusi totali. In soli tre articoli.
Approda oggi in Consiglio dei Ministri il cosiddetto DL Salva Casa ovvero Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica. Diversi gli obiettivi del provvedimento che consta di soli tre articoli e che è stato voluto fortemente dal ministro Salvini e dai partiti della maggioranza per sanare le tante piccole irregolarità che costellano il patrimonio edilizia italiano.
Gli obiettivi del DL Salva Casa
Sono diversi:
– introdurre delle disposizioni di semplificazione in materia edilizia e urbanistica, volte a superare le incertezze interpretative;
– consentire la riqualificazione e la valorizzazione economica degli immobili e delle unità immobiliari;
– far fronte al crescente fabbisogno abitativo, supportando nel contempo gli obiettivi di recupero del patrimonio edilizio esistente e di riduzione del consumo del suolo;
-rilanciare il mercato della compravendita immobiliari;
– favorire processi di rigenerazione urbana e riuso del suolo edificato, anche mediante interventi di ristrutturazione ricostruttiva.
Tre soli articoli
L’art. 1 prevede modifiche al DPR 380, Testo Unico dell’Edilizia. L’art. 2 concerne le strutture amovibili realizzate durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 mentre l’art. 3 contiene alcune disposizioni di coordinamento ed entrata in vigore. Più semplice sarà ottenere la conformità edilizia abolendo quasi totalmente il requisito della ‘doppia conformità’ dell’opera sia alla normativa urbanistico-edilizia vigente al momento della realizzazione che a quella in vigore al momento della presentazione della domanda. Viene ampliato lo spettro delle tolleranze costruttive fino al 5%. Viene semplificato il cambio di destinazione d’uso. Amplia gli interventi in edilizia libera.
Edilizia più libera
Il DL Salva Casa amplia gli interventi eseguibili in edilizia libera quali i lavori di manutenzione ordinaria, l’eliminazione delle barriere architettoniche e amplia lo spazio di applicazione delle Vepa anche ai porticati di un edificio. Include esplicitamente tra gli interventi di edilizia libera i vari tipi di tende e pergole purché non costituiscano un ampliamento volumetrico, come recita il testo del DL Salva Casa qui ripreso dalle bozze circolanti.
Tende e pergole
“le opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura principale sia costituita da tende, tende da sole, tende da esterno, tende a pergola con telo retrattile anche impermeabile, tende a pergola con elementi di protezione solare mobili o regolabili, e che sia addossata o annessa agli immobili o alle unità immobiliari, anche con strutture fisse necessarie al sostegno e all’estensione dell’opera. In ogni caso, le opere di cui alla presente lettera non possono determinare la creazione di uno spazio stabilmente chiuso, con conseguente variazione di volumi e di superfici, devono avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e devono armonizzarsi alle preesistenti linee architettoniche”.
Ennio Braicovich