A larga maggioranza il Parlamento europeo ha dato il via libera, in maniera definitiva, al Regolamento che contiene nuove misure di “progettazione ecocompatibile” (ecodesign) per aumentare la durata dei prodotti e renderli più facili da riparare e riciclare. Un significativo passo avanti verso l’economia circolare. Le norme adottate si applicano a quasi tutti i prodotti del mercato interno, ivi compresi i prodotti dell’edilizia.
Arriva la legge europea sulla progettazione ecocompatibile, in breve ecodesign, per moltissimi prodotti, come avevamo preannunciato qualche mese fa, qui. Con 455 voti favorevoli, 99 contrari e 54 astenuti il Parlamento UE ha dato il via libera al regolamento (UE) 2024/… del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce il quadro per la definizione dei requisiti di progettazione ecocompatibile per prodotti sostenibili, detto comunemente ecodesign. Qui puoi scaricare la versione votata dal Parlamento EU, giovedì scorso.
Regolamento Ecodesign
Il regolamento modifica la direttiva (UE) 2020/1828 e il regolamento (UE) 2023/1542 e abroga la direttiva 2009/125/CE, primo provvedimento sull’ecodesign per i prodotti connessi con l’energia. In sintesi, la nuova legge estenderà il campo di applicazione a una gamma più ampia di prodotti, rafforzerà i criteri di sostenibilità e circolarità e introdurrà nuovi requisiti di informazione per i prodotti. Vediamo i dettagli.
Ecodesign per prodotti sostenibili
Le nuove norme in materia di progettazione ecocompatibile stabiliscono un quadro generale per la definizione dei requisiti di sostenibilità. Fanno parte di un pacchetto sull’economia circolare e si applicheranno a quasi tutti i prodotti del mercato interno (ad eccezione degli alimenti, dei mangimi, dei medicinali e degli organismi viventi). Ora la legge si concentra su tipologie di prodotti come ferro, acciaio, alluminio, tessili, mobili e pneumatici. I requisiti specifici di sostenibilità saranno delineati attraverso normative derivate in un secondo momento. Secondo la normativa, la distruzione di abbigliamento e calzature invendute sarà vietata. L’introduzione di “passaporti digitali dei prodotti”, contenenti informazioni accurate e aggiornate, consentirà ai consumatori di effettuare scelte informate.
I requisiti fissati
Il quadro definisce un’ampia gamma di requisiti tra cui:
-durabilità, riutilizzabilità, aggiornabilità e riparabilità del prodotto;
-presenza di sostanze che inibiscono la circolarità;
-efficienza energetica e delle risorse;
-contenuto di riciclato;
-rigenerazione e riciclaggio;
-impronta di carbonio e ambientale;
-requisiti di informazione, compreso un passaporto digitale dei prodotti.
Perché il Regolamento Ecodesign
L’Unione europea ritiene che le politiche di ecodesign e di etichettatura energetica svolgano un ruolo importante nella decarbonizzazione del sistema energetico (neutralità carbonica). Infatti la progettazione ecocompatibile mette al bando dal mercato i prodotti meno efficienti, mentre l’etichettatura energetica orienta i consumatori verso i prodotti più efficienti dal punto di vista energetico. La prima direttiva sulla progettazione ecocompatibile si concentrava principalmente sugli aspetti energetici. La sua revisione si è resa necessaria alla luce della transizione verso un’economia circolare in cui l’uso delle risorse naturali viene rivalutato per massimizzarne il valore e minimizzare i rifiuti.
Ennio Braicovich