La Direttiva EPB, detta Case Green, proposta dal Parlamento europeo, prevede la dichiarazione del fattore GWP, il Global Warming Potential, e l’EPD, per gli edifici di nuova costruzione già a partire dal 2026. Coinvolti anche i prodotti da costruzione. Di fatto l’obbligatorietà dell’EPD è dietro l’angolo.
Gli EPD, ossia le dichiarazioni ambientali di prodotto, fanno sempre più parlare di sé. Se ne è discusso in occasione della recente Tavola Rotonda sulla Sostenibilità aziendale tenutasi nella parte pubblica dell’Assemblea Anfit, vedi qui. Gli EPD sono oggetto di una pubblicazione Unicmi, resa disponibile in questi giorni. E’ il documento tecnico UNICMI UX 115 che porta il titolo “Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD sui serramenti metallici per il rispetto dei CAM (Criteri Ambientali Minimi)”, vedi qui.
CAM, EPD e serramenti in alluminio
Come forse noto, i serramenti in alluminio non compaiono all’interno del Decreto Ministeriale sui CAM per l’edilizia. Per essi non sono richiesti nè le dichiarazioni ambientali di prodotto nè attestati simili. Questo non per dimenticanza dei funzionari ministeriali ma in ragione dell’elevata riciclabilità dell’alluminio, prodotto ideale per l’economia circolare, uno dei concetti base dei CAM. Ciò non impedisce che parecchi produttori di sistemI per serramenti in alluminio ricorrano sempre più a dotarsi dell’EPD o di dichiarazioni simili. Il fine è ottenere punteggi premiali per i propri clienti che partecipano alle gare d’appalto pubbliche dove vigono per l’appunto i CAM. Oppure ottemperare alle richieste di contratti privati o di protocolli come BREEAM, CASACLIMA, DGNB, LEED.
Arriva la Case Green
Ma gli EPD per i serramenti in tutti i materiali potrebbero essere presto utili, per non dire indispensabili, in un altro frangente che sta emergendo a livello europeo. Il fatto nuovo è l’approvazione della proposta della cosiddetta Direttiva Case Green. Il titolo ufficiale è “Prestazione energetica nell’edilizia (rifusione)”, detta anche EPB, acronimo delle iniziali in lingua inglese “Energy performance of buildings (recast)”. Qui puoi scaricarla. Attualmente la proposta di direttiva è entrata nella cosiddetta fase di trilogo, dialogo a tre tra Parlamento europeo, Commissione e Consiglio.
GWP obbligatorio
All’articolo 7 la proposta di direttiva prevede che gli edifici di nuova costruzione, pubblici dal 2026 e privati dal 2028, siano a energia quasi zero. Inoltre, dispone che si calcoli il GWP, il Global Warming Potential, ossia la dannosità per l’ambiente, del ciclo di vita e che tale fattore sia reso noto mediante l’attestato di prestazione energetica dal 1° gennaio 2027, per tutti gli edifici di nuova costruzione.
Emergono gli EPD
Per il calcolo del GWP degli edifici, “se disponibili, devono essere utilizzati i dati relativi a prodotti da costruzione specifici e sistemi tecnici per l’edilizia nonché le loro dichiarazioni ambientali di prodotto”. Come si vede, GWP e EPD vanno a braccetto di pari passo. E la loro obbligatorietà, anche per i serramenti, non è lontana.
Ennio Braicovich
Immagine: un edificio a energia quasi zero. Doc. Unione europea