Organizzato dalle associazioni Acmi e Anfit, il 16 novembre h.14.30 al Pad. 1 S18-S20 di Made Expo, Fiera MilanoRho, si tiene l’incontro “Etichettatura Energetica e Tracciabilità”. Anfit presenta il programma, avviato da tempo, per l’etichettatura energetica e tracciabilità delle Finestre Made In Italy. In anteprima viene presentato il Progetto EDSF – ACMI Etichetta Energetica per Porte e Portoni automatici di prossima introduzione in Italia.
Un’etichetta energetica per finestre, porte, porte automatiche, portoni industriali al pari di quelle delle lavatrici o dei frigoriferi? E perché no? Da tempo negli USA, con l’appoggio del Dipartimento per l’Energia del Governo, è stato introdotto il protocollo volontario di etichettatura energetica per le finestre varato dal National Fenestration Rating Council (NFRC). Idem in Canada. Nel Regno Unito addirittura abbiamo tre schemi di etichettatura energetica varati da British Fenestration Rating Council, dal British Standards Institute, l’equivalente dell’UNI, e Certass. In Francia l’associazione dei produttori di serramenti UFME ha introdotto da anni un proprio schema volontario di etichetta energetica.
L’UE e l’etichetta energetica
Su stimolo dell’Unione europea, nel 2015, tre centri studi di ricerca – VKR, ift e Vito – avevano redatto un corposo rapporto su una etichetta energetica europea. Tuttavia la Commissione ha messo da parte il progetto europeo di etichettatura energetica delle finestre in attesa di tempi migliori. Vedi la proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce il quadro per l’elaborazione delle specifiche di progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili e abroga la vecchia direttiva 2009/125/CE sull’ecodesign. Da tempo anche la Federazione delle multinazionali del vetro insiste per una etichetta energetica sulle finestre.
In Italia l’etichetta energetica per le finestre
E in Italia? Da anni l’etichetta energetica è presente sulle finestre dei soci dell’associazione Anfit. Da quello che risulta è l’unica associazione a propugnare tale misura. Nata nel 2016, l’etichetta Energetica Anfit consente di valutare a vista d’occhio le prestazioni energetiche delle finestre prodotte dagli associati. E’ utile ai consumatori finali ma anche ai progettisti e alle imprese. Sulla base dei dati contenuti nell’etichetta energetica – spiega il sito di Anfit – il consumatore finale può capire immediatamente se il serramento installato è adatto alle condizioni climatiche estive e/o invernali del luogo (e quindi della zona climatica) in cui si troverà ad essere impiegato. Ma c’è di più.
La rintracciabilità
Oltre all’etichetta fisica applicata sul prodotto il socio Anfit fornisce una documentazione a corredo che riporta i materiali utilizzati e una dichiarazione di origine del prodotto, entrambe riferite ad un codice univoco riportato sull’etichetta. Questo aspetto è parimenti importante in quanto consente la rintracciabilità del prodotto. Inserendo il codice univoco, presente proprio sull’etichetta di ciascun serramento, nel sito www.etichettaenergeticaanfit.it è possibile risalire a tutta la filiera del prodotto. Questo servizio esclusivo permette infatti al consumatore finale di verificare il Paese di produzione del lotto e i riferimenti della commessa. Un servizio utile sia al consumatore che al produttore socio che può così evidenziare la qualità e l’origine del suo prodotto.
Etichetta energetica per porte e portoni
In questo quadro è di rilievo la notizia che la Federazione Europea di Chiusure Tecniche (EDSF), di cui Acmi, l’associazione nazionale delle chiusure tecniche, è membro dal 2013, ha da poco lanciato una procedura di etichettatura energetica per promuovere l’efficienza energetica delle porte (Energy Label). Questo dopo una fase di sperimentazione e verifica durata quasi un paio di anni che si è svolta con il supporto accademico della Technische Universität München.
L’ Energy Label per porte e portoni
Si tratta di un sistema volontario di classificazione energetica di porte e portoni basato sulla norma CEN/TR 16676 – Energy losses by industrial door. Il progetto è ritenuto strategico per la valorizzazione delle chiusure tecniche relativamente alla sostenibilità e al risparmio energetico degli edifici. Anche in questo caso l’etichetta energetica offre vantaggi molteplici. Ai consumatori permette una scelta ragionata dei prodotti. Consente ai produttori di fornire informazioni chiare e precise sull’efficienza dei loro prodotti. Ai progettisti offre i dati energetici del sistema porta o portone utili per il calcolo delle prestazioni energetiche dell’edificio in cui esso è collocato.
Il Convegno sull’etichetta energetica
L’appuntamento “Etichettatura Energetica e Tracciabilità” è fissato per il 16 novembre al Pad. 1 S18-S20, h. 14.30, di Made Expo, Fiera MilanoRho. L’ing. Dario Poletti di Anfit affronta il tema dell’etichettatura energetica e tracciabilità delle Finestre Made In Italy mentre l’ing. Nicola Fornarelli di Acmi parla del Progetto Edsf – Acmi I’Etichetta Energetica per Porte e Portoni automatici. Modera il Convegno Ennio Braicovich, editorialista di Cosmoserr.
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