Una simulazione, fornita dallo studio di commercialisti di Fresia Alluminio, mostra l’extra bonus fiscale di cui gode una società soggetta a IRES che effettua gli interventi di superamento delle barriere architettoniche nell’ambito dell’attività di impresa. E questo sia nel caso di un contratto di locazione che nel caso di immobile detenuto in proprietà.
Le società soggette a IRES (spa, srl…) possono godere di un extra bonus fiscale nel caso di lavori edilizi che godono di agevolazioni. Come gli interventi da ecobonus e bonus casa e i lavori finalizzati al superamento delle barriere architettoniche. In quest’ultimo caso l’extra bonus fiscale va ben al di là della detrazione del 75% di legge.
Un incentivo extra
Si tratta di un’operazione totalmente legale che si dovrebbe tradurre in un incentivo extra per le società di capitali a intraprendere lavori che si traducono, al di là dell’aspetto etico, in una valorizzazione degli immobili. Sono interventi che determinano positive ricadute per le imprese dell’edilizia, e, nel caso di lavori di serramenti, concreti benefici sui serramentisti e l’intera filiera retrostante. Vediamo come stanno le cose.
L’extra vantaggio per le società soggette a Ires è una faccenda poco nota ma che da tanti anni è un cavallo di battaglia di Fresia Alluminio, membro del gruppo ALsistem, produttore di sistemi per infissi in alluminio. Ricordo che già nei primi anni Dieci del secolo l’azienda torinese parlava del vantaggio aggiuntivo per i soggetti IRES a proposito dei serramenti a Ecobonus .
Extra bonus fiscale in dettaglio
Del vantaggio per i soggetti IRES parla Valentino Fresia, alla testa dell’azienda torinese assieme alla sorella Cristina e papà Ezio.
“Anzitutto il bonus 75% rappresenta un’ottima opportunità per rendere più accessibile ogni immobile a chi è meno fortunato ma è anche una opportunità per l’edilizia e il mondo del serramento. Non tutti sanno che se la società soggetta a IRES è in utile, essa può sommare la normale detrazione fiscale all’ammortamento annuo. Il beneficio complessivo varia a seconda se l’immobile è di proprietà oppure è in locazione. Quello che è chiaro che la somma del bonus 75% e degli ammortamenti va praticamente ad annullare i costi dell’investimento. Questo rappresenta un fortissimo incentivo ad adeguare i nostri immobili sia privati che pubblici”.
Calcolo dell’extra bonus fiscale
I calcoli che mostrano l’azzeramento delle spese per i lavori li fornisce un qualificato studio torinese di commercialisti cui si appoggia Fresia Alluminio.
Il seguente esempio, riferito a una società di capitale che effettua gli interventi nell’ambito dell’attività di impresa, fornisce la quantificazione dei vantaggi ottenuti. Esempio:
– sostituzione di infissi che migliorano fruizione e accessibilità di un fabbricato industriale detenuto in locazione con contratto di anni 6+6; importo dell’intervento euro 20.000, effettuato nel secondo anno di vigenza del contratto di locazione.
L’intervento
Esso consente la deducibilità della quota di ammortamento sugli interventi migliorativi, calcolato sulla durata della locazione.
Essendo il contratto al secondo anno di decorrenza, l’ammortamento avviene per 5 + 6 anni; quindi, la quota ammonterebbe a euro 20.000/11= 1.818 euro/anno, con un risparmio di imposta di euro 507 ogni anno (aliquota 24% IRES e 3,9% IRAP). Consente anche una detrazione pari al 75% di euro 20.000 = 15.000, da ripartire in 5 anni = 15.000/5 = 3.000 che abbattono direttamente le imposte da versare.
Il rientro delle spese
La Tabella 1. qui sopra riportata, mostra come il vantaggio complessivo A+B (Deducibilità quote ammortamento e Compensazione del credito di imposta) superi, seppur di poco, la portata dell’investimento (20mila€).
Nel caso in cui, invece, l’immobile fosse detenuto in proprietà e non mediante un contratto di locazione, il vantaggio rimarrebbe uguale nell’ammontare ma verrebbe goduto su un arco temporale più lungo in quanto gli interventi relativi agli infissi, essendo eseguiti sull’immobile, verrebbero ammortizzati con aliquota del 3%.
Chi sono i soggetti IRES
L’IRES è l’imposta sul reddito di società. I soggetti IRES, spiega l’Agenzia delle entrate qui, sono:
-le società per azioni e in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata, le società cooperative e le società di mutua assicurazione, le società europee (regolamento CE n. 2157/2001) e le società cooperative europee (regolamento CE n. 1435/2003) residenti in Italia
-gli enti pubblici e privati residenti in Italia, compresi i consorzi, i trust, gli organismi di investimento collettivo del risparmio e gli enti non commerciali (organizzazioni no profit)
-le società e gli enti di ogni tipo, compresi i trust, non residenti in Italia, per i soli redditi prodotti in Italia.
Ennio Braicovich
Foto by Marcus Aurelius