Un milione e mezzo in meno di finestre vendute in Germania nell’anno appena trascorso, rispetto al 2022 secondo Interconnection Consulting. Un dato determinato dalla crisi edilizia che la Repubblica Federale sta vivendo da qualche tempo e da altri fattori
Nell’anno appena trascorso il crollo dei lavori di completamento degli edifici sia residenziali che non residenziali ha determinato una significativa riduzione del numero di finestre vendute in Germania. Una riduzione valutata dal noto studio di marketing Interconnection Consulting a -10,2% rispetto all’anno precedente. In totale, un milione e mezzo in meno. Infatti, le vendite totali di finestre nel 2023 sono passate da circa 15,4 milioni di unità a 13,8 milioni.
Meno finestre vendute in Germania
A causa della sfortunata coincidenza di diversi fattori i completamenti degli edifici sono diminuiti drasticamente nell’ edilizia residenziale (-16,9%) e in quella non residenziale (-8,6%) determinando il crollo del numero delle finestre vendute in Germania. Quali i fattori? Così li enumera Interconnection Consulting: il calo dei permessi di costruzione, l’aumento dei tassi di interesse, l’elevata inflazione e il calo dei salari reali. Tutti questi fattori hanno portato a un crollo dei completamenti degli edifici in tutti i Länder federali.
In più, aggiungiamo noi, il quadro generale dell’economia tedesca non è dei più belli. La Germania è in crisi da un anno e mezzo circa. Il PIL è in decremento: lo scorso anno la ricchezza del Paese si è ristretta dello 0,3%. Pure in diminuzione la produzione industriale tedesca che si è contratta addirittura del -3% nel corso del 2023.
Le associazioni si muovono
La situazione nell’edilizia è tale che a metà gennaio una trentina di associazioni, tra cui l’associazione dei serramentisti VFF e quella dei vetrai BF, hanno sottoscritto un appello congiunto al Governo. “Impulso per l’edilizia abitativa”, questo il nome dell’iniziativa, chiede al Governo Scholz di attuare finalmente i suoi annunci per il settore edile e abitativo. La doppia crisi del settore edile nelle nuove costruzioni e delle ristrutturazioni e la crisi del mercato immobiliare impongono una rapida e decisa azione dell’esecutivo per “evitare gravi sconvolgimenti economici e sociali nel Paese”. Così scrivono le associazioni secondo cui alti tassi di interesse, elevata inflazione e grande incertezza sul fronte dei regolamenti e del finanziamento hanno causato un “massiccio crollo delle attività di nuova costruzione e ristrutturazione”.
Ennio Braicovich
Foto: da „Impulse für den Wohnungsbau“
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