Profili e pannelli in PVC, in alluminio e in legno per i più diversi impieghi (serramenti, porte, portoni…) possono venir protetti con foglie da rivestimento. Una leggenda metropolitana riguarda i film protettivi con adesivo in gomma usati per proteggere le foglie. Qui il tecnologo chimico Paolo Mantovani smentisce la leggenda.
E’ davvero necessario usare film protettivi con adesivo in gomma per proteggere le foglie da rivestimento? Questa è la domanda che si pongono parecchi utilizzatori.
Assolutamente no, è la nostra risposta.
La nascita della leggenda
Si tratta di una leggenda nata con l’inizio del millennio. Allora effettivamente era raccomandabile l’utilizzo di film protettivi con massa adesiva in gomma per la protezione delle foglie da rivestimento.
Il problema nasceva, e preciso al tempo passato, da uno spiacevole fenomeno riscontrato dopo la rimozione della protezione con adesivi acrilici delle foglie da rivestimento, all’epoca spesso genericamente chiamate woodgrain.
Le foglie da rivestimento “woodgrain”
In pratica le foglie “woodgrain”, con molti plastificanti e finitura superficiale in poliestere, dopo la rimozione del film protettivo con adesivo acrilico, presentavano delle macchie biancastre non pulibili, che scomparivano solo con l’esposizione a temperature di circa 40° C. (vedi qui sopra la fotografia, al microscopio con ingrandimento 63x, scattata alcuni anni fa dall’Autore).
Effetti sgraditi
L’effetto, invece, non appariva con protettivi aventi adesivo in gomma. Il fattore scatenante, infatti, dopo molta ricerca, venne identificato nella capacita della gomma di prendere “il disegno” superficiale della finitura, fatto che non poteva accadere con le più rigide masse adesive acriliche. In pratica con l’esposizione a calore, già dai 35/40° C., la normale retrazione, sia pur visibilmente impercettibile, del supporto in polietilene del protettivo, faceva sì che le masse adesiva acriliche, altrettanto impercettibilmente “muovessero” la finitura in poliestere trasparente rispetto al substrato in PVC, provocando una diversa rifrazione della luce.
Il rimedio…
Per evitare contestazione tutti produttori di film protettivo decisero, quindi, di raccomandare per i profili rivestiti la protezione con masse adesive in gomma, e conseguentemente supporti bianco/nero o comunque coprenti ad evitare problemi da esposizione ai raggi UV per la gomma.
Evoluzione delle foglie di rivestimento
Nel frattempo, però, le foglie da rivestimento e le masse adesive acriliche sono molto evolute. In particolare, anche se al momento, per quanto ci risulta, solo Renolit, vedi qui, è giunta a eliminare dalle foglie i plastificanti. Ciò ha reso molto migliore e stabile l’ancoraggio delle vernici, ora anche in PVDF, e la resistenza agli agenti esterni. Si sono ridotte drasticamente le paventate, ma ora impossibili, interazione fra finitura e massa adesiva. Inoltre, questa assenza di plastificanti, pur a fronte di foglie da rivestimento sempre più ruvide, permette di utilizzare protettivi con adesività meno esasperate.
Utilizzare i film protettivi corretti
Oggi, quindi, non è più necessario usare masse adesive in gomma, ma è solo necessario utilizzare i protettivi corretti in funzione delle foglie da rivestimento da proteggere, del metodo di protezione, che raccomandiamo sempre meccanico, e dalla necessità o meno di mostrare la superficie protetta.
Paolo Mantovani, tecnologo chimico
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