Che cosa cambia nel sistema assai complesso dei bonus edilizi per i diversi interventi energetici, sismici e di ristrutturazione dopo l’approvazione e la pubblicazione della Legge di Bilancio 2023? Un grande quadro tabellare lo chiarisce.
Dopo la rapidissima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, solo poche ore dopo l’approvazione della legge di Bilancio da parte del Senato, tutti gli operatori, nonché i contribuenti, sono a fare i conti su come cambiano i bonus edilizi. In linea con le decisioni del Governo vi sono bonus che vengono eliminati, altri che vengono potenziati, altri che vengono prorogati ma con modifiche e condizionamenti. Il quadro si complica perché alcuni bonus edilizi si protraggono al 2024 e alcuni al 2025.
Abbiamo tradotto i diversi cambiamenti nelle scadenze e nelle percentuali di agevolazioni in un grande quadro tabellare che comprende una prima colonna contenente i differenti benefici e altre tre riferite agli anni 2023, 2024 e 2025. Vediamo punto per punto come i bonus edilizi cambiano con il 2023. Ma anzitutto vediamo che cosa non cambia alla luce di quanto pubblicato ieri in Gazzetta.
I Bonus edilizi che non cambiano
Il Bonus casa o ristrutturazioni non cambia rimanendo al 50% di detrazione per il 2023 e il 2024. Se nulla cambia, tornerà al 36% nel 2025, come previsto dalla legge che ha stabilizzato il provvedimento. Non cambia l’Ecobonus per la sostituzione degli infissi. Tuttavia, sotto determinate condizioni di progettazione costruzione, può salire al 65%, al 70% e perfino al 75%. Vedi al proposito il sito Enea qui. Nessuna variazione sostanziale pure per cessione del credito e sconto in fattura.
Bonus facciate addio
Anzitutto scompare il bonus facciate. La relativa detrazione era già scesa al 60% con la leggedi Bilancio 2022. La sua sparizione non lascia alcun rimpianto perché questa agevolazione, così come era stata concepita senza massimali unitari, senza limiti massimi di spesa (ringraziamo chi l’ha concepita ed approvata!) e senza controlli di verifica, aveva dato luogo a parecchie truffe milionarie.
Come cambia il Superbonus
Il cambiamento maggiore riguarda notoriamente il Superbonus 110% per i condomini che scende al 90% fatte salve alcune eccezioni. Sono i condomini che hanno deliberato i lavori i lavori di riqualificazione energetica con il doppio salto di classe entro il 18 novembre 2022 e hanno presentato la CILAS entro il 31 dicembre 2022. Salvi anche i condomini che hanno deliberato tra il 19 e il 24 novembre e hanno inoltrato la CILAS entro il 25 novembre 2022. Godrà del 110% anche chi ha presentato la richiesta del titolo abilitativo per gli interventi di demolizione e ricostruzione entro il 31 dicembre 2022. Queste disposizioni appaiono al comma 894, lettere a, b e c dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2023. Questo per l’anno 2023.
Superbonus 90% per le villette
Valgono le disposizioni del precedente governo che avevano previsto una discesa dell’agevolazione al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Nulla cambia per i beneficiari della detrazione e gli interventi agevolati, che continuano ad essere distinti in trainati e trainanti. Cambiano i passaggi della cessione del credito che aumentano da 4 a 5. Il Governo Meloni proroga il Superbonus per le villette unifamiliari, al 90%, per l‘anno 2023 sotto il vincolo che chi attiva i lavori sia il proprietario dell’immobile e che il reddito non superi i 15 mila euro riparametrato sulla base del quoziente familiare.
EB
L’articolo è parte della serie “Legge di Bilancio 2023 e l’edilizia“
Legge di bilancio 2023 approvata in via definitiva
I Bonus edilizi dopo la legge di Bilancio 2023
Ancora sui bonus edilizi. Come cambiano nel 2023