Con 101 voti a favore e 64 contro il Senato ha approvato la conversione in legge del DL 39 alias decreto-legge blocca-cessioni. Ora il provvedimento passa alla Camera che dovrà approvare la conversione in legge del DL 39 entro il 28 maggio.
Il DL 39 definito Blocca-cessioni o DL Superbonus è passato ieri al Senato con una larga maggioranza a favore. Ora toccherà alla Camera approvarlo entro il 28 maggio, pena la decadenza della misura. Altamente improbabile, a oggi. Tra emendamenti e subemendamenti, proposti dal ministro Giorgetti, il DL 39 modificato contiene ben 28 misure, una decina delle quali riguardano i bonus edilizi, soprattutto Superbonus, ma anche il Bonus Ristrutturazioni.
Che contiene il DL 39 modificato?
La misura più rilevante è lo stop pressoché definitivo a cessione del credito e sconto in fattura, di cui abbiamo riferito al momento del varo del provvedimento, vedi qui. La stretta introdotta dal DL 39 su cessione del credito e sconto in fattura si ripercuoterà negativamente su clienti, imprese, fornitori, professionisti e banche. La seconda misura riguarda il blocco delle compensazioni dei crediti fiscali con i contributi previdenziali, assistenziali e i premi assicurativi contro gli infortuni sul lavoro. La terza misura, nota come spalma-detrazioni, impone la ripartizione su 10 anni anziché su 4 per le spese sostenute a partire dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
Anche il Bonus Ristrutturazioni al 30%
Le modifiche al DL 39 colpiscono anche il Bonus Ristrutturazioni. Le relative detrazioni, ancora al 50% per il 2024, scendono al 36% fino al 2027, come abbiamo riferito qui. Dopodiché scendono al 30% fino al 2033. Nel 2034 ritornano al 36%. Qui, chi ha proposto questa misura, il MEF, non si rende affatto conto che si dà una potente leva al riemergere del sommerso in edilizia. Questa strada di regressione delle detrazioni potrebbe essere seguita anche dall’Ecobonus che termina il 31 dicembre 2024 e che tutti danno per ridotto al 36% se non addirittura al 30%.
EB