Numeri e prospettive del mercato dei serramenti e delle facciate in Italia all’interno del Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio: Serramenti e Facciate Continue pubblicato da Unicmi.
Il Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio appena rilasciato da Unicmi tira le somme per il mercato dei serramenti dell’anno appena passato e cerca di individuare le prospettive possibili per il 2025 e il 2026. Il tutto dopo aver dipinto il quadro attuale del settore delle costruzioni e le sue prospettive. Qui puoi scaricare il Rapporto.
Il settore costruzioni
Ad inizio 2025 Istat, segnala subito il Rapporto, ha rivisto la serie storica degli investimenti nelle costruzioni. In particolare, la stima degli investimenti nelle costruzioni per il 2023 è passata (con la nuova serie di dati) da 209 a 239 miliardi di euro. Istat ha calcolato che, nel 2024 gli investimenti nelle costruzioni hanno raggiunto oltre 241 miliardi di euro, di cui 134 nel residenziale e circa 107 nel segmento non residenziale e nelle infrastrutture.

Il mercato dei serramenti nel 2024
Secondo Unicmi, il 2024 si chiude con un leggero calo della domanda nel settore dei serramenti e delle facciate continue, segnando un -1,3% rispetto all’anno precedente. La riduzione degli incentivi fiscali incide sul mercato residenziale contraendo i volumi di serramenti venduti e le loro quotazioni. Il valore dei serramenti residenziali supera i 5 miliardi di euro. Serramenti e facciate nel non residenziale raggiungono i 3 miliardi. Per il prossimo biennio Unicmi prevede una graduale riduzione delle unità vendute nel segmento del rinnovo e una sostanziale tenuta del segmento del nuovo. Attualmente nel segmento residenziale la maggior parte della domanda di serramenti è generata dal mercato del rinnovo, che ha assorbito, nel 2024, 6 milioni di finestre, contro 0,8 milioni nel segmento del nuovo.

Quote di mercato
Secondo le stime dell’associazione, il serramento in PVC conferma la dominanza sia in termini di valore che di volumi. Per quanto riguarda le quote di mercato (in valore, vedi il grafico qui sopra) dei tre principali materiali utilizzati per produrre serramenti (alluminio, legno e PVC) il PVC si ritaglia il 45% di market share, l’alluminio si mantiene al 35% e il legno al 20%. In volumi, vedi qui sotto, il 50,7% va al serramento in PVC, il 26,8% a quello in alluminio e il 22,5% a quelli in legno.

Ecobonus e Bonus Casa
Secondo dati Enea, 2,16 miliardi di euro provengono dall’Ecobonus. Il 65% è andato ai serramenti in PVC. Secondo stime Unicmi il Bonus Casa ha generato 639 milioni di investimenti in serramenti.

Import record di serramenti in PVC
Le importazioni di serramenti in PVC sono state caratterizzate da tassi record nel 2022 e nel 2023, a causa del mai citato Superbonus (!). Nel 2024 sono calate. Le importazioni sono calcolate sui prezzi all’ingresso nel mercato. Per cogliere il loro impatto sul mercato dei serramenti, il loro valore va moltiplicato per 2,5, afferma il Rapporto. Ne nasce il grafico sottostante che per il 2023 indica in 2,5 miliardi di euro il valore dei serramenti importati.

In termini di prezzi al consumatore, l’import di serramenti in PVC nel 2023 varrebbe il 45,4 % del valore totale del mercato dei serramenti nel comparto residenziale (5,5 miliardi di euro, secondo Unicmi). Praticamente la metà del mercato dei serramenti nel residenziale sarebbe costituita dalle importazioni di serramenti in PVC. A tale cifra dobbiamo aggiungere la produzione nazionale (vedi qui i dati del Forum PVC per il 2023) che in buona parte finisce nel settore residenziale. Adottando lo stesso fattore di moltiplicazione (2,5), il serramento in PVC, globalmente conquisterebbe la totalità del mercato dei serramenti residenziali non 2023. Il che non è stato Sono dati che certamente faranno discutere parecchio.
Dati carenti
In tanta ricchezza di dati ne manca però qualcuno. Ad esempio, gli estensori del Rapporto dimenticano che nel 2023, – i dati sono di Enea, vedi qui – sotto il Superbonus sono stati installati poco meno di 12,5 milioni di metri quadrati con un investimento complessivo di 20,2 miliardi circa (NB: in realtà solo la metà di questa cifra è attribuibile alle aziende del settore). Curiosamente, anche quest’anno, si continua a sottovalutare l’impatto in termini di quantità di serramenti installati e di valore economico rappresentato dai serramenti da Superbonus. Il che inficia il valore di un Rapporto che per altri aspetti è pregevole. Certamente il Superbonus è (quasi) finito. Tuttavia, dimenticare l’impatto che questa misura ha avuto per 3 anni di fila sul mercato dei serramenti in termini di metri quadri installati e di valore economico non è segno di grande accuratezza.
Ennio Braicovich