Il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato i dati relativi all’andamento del mercato immobiliare e dei mutui in Italia nel primo semestre 2023. Tra i dati nazionali spiccano il calo dell’8,7% delle compravendite di abitazioni e il crollo del 29,5% dei mutui rispetto allo stesso periodo del 2022. Le previsioni per il 2023 sono di un decremento del 10,5% delle compravendite e di un calo del 23,8% dei mutui rispetto al 2022.
Era nell’aria il calo del mercato immobiliare. Già i dati relativi al primo trimestre dell’anno rilasciati dall’ Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate erano stati poco confortanti: -10% di transazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, vedi news. Una vera e propria doccia gelata venendo dopo 10 anni di continua crescita. Ora quel dato viene confermato dai “Dati Statistici Notarili“, purtroppo esteso a tutto il primo semestre dell’anno.
Il Notariato sul mercato immobiliare
Forse pochi sanno che dal 2017 il Consiglio Nazionale del Notariato tiene traccia dell’andamento delle transazioni immobiliari e dei mutui abitativi e ne dà conto attraverso i “Dati Statistici Notarili”. Ora lo stesso Consiglio pubblica i dati relativi al primo semestre che non fanno che confermare la tendenza recessiva in corso. Così nei primi sei mesi dell’anno i notai italiani hanno registrato in Italia un calo dell’8,7% delle compravendite di abitazioni (da 303.375 a 277.052) rispetto allo stesso periodo del 2022. L’andamento è addirittura peggiore per i mutui vista la crescita esponenziale dei tassi di interesse applicati dalle banche, a loro volta influenzati dalle politiche della Banca Centrale Europea. Infatti i mutui per l’acquisto della casa nei primi sei mesi del 2023 sono diminuiti del 29,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Le previsioni per il 2023
Gli studi statistici del Consiglio Nazionale del Notariato, basati su un bagaglio storico di oramai sei anni di rilevazioni e sui dati del primo semestre di quest’anno, prevedono un calo del mercato immobiliare del 10,5% rispetto al 2022. Per i mutui l’attesa è di un decremento del 23,8% per il 2023 rispetto all’anno precedente.
I dati di nove grandi città
Piuttosto raggelanti sono i dati relativi all’andamento delle compravendite che provengono da nove grandi città: Milano -8,4%; Torino -3,4%; Verona -3,7%; Bologna -4,6%; Firenze -10,3%; Roma -9,6%; Napoli -7,3%; Palermo -0,3%; Bari -12,4%) e dei mutui: -26,4% a Milano; -31,5% a Torino; -25,6% a Verona; -30% a Bologna; -32,6% a Bologna, -29,1% a Roma; -31,4% a Napoli; -33,6% a Palermo; -28% a Bari.
Non è una bella notizia ma abbiamo il dovere di darla. Del resto, si sa che il mercato immobiliare è ciclico con un ciclo è mediamente compreso tra i 7 e i 10 anni. Inoltre, il clima generale, tra venti di guerra, situazione economica instabile, inflazione alta e mutui stellari, non è proprio propizio alle compravendite.
Ennio Braicovich
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