L’ VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici) della Camera dei Deputati ha pubblicato settimana scorsa l’ “Indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia”. Si va, sperabilmente, verso il Testo unico delle agevolazioni per i lavori di riqualificazione energetica e sismica. Il quadro delle possibili agevolazioni per i lavori in edilizia
In una sessantina di pagine la Commissione permanente della Camera ha raccolto l’“Indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia”. Il documento traccia il quadro normativo degli incentivi in materia edilizia, dell’efficienza energetica degli edifici e delle emissioni di gas ad effetto serra. In esso vi si possono trovare le sintesi delle audizioni svolte e dei documenti trasmessi e le considerazioni conclusive. Segnaliamo a tal proposito che in audizione Finco ha rappresentato le istanze del settore del serramento. Tornando alle considerazioni, esse sono di particolare rilievo perché saranno utili a Governo e Parlamento per individuare il futuro che ci aspetta in materia. Qui di seguito un sunto delle conclusioni.
Qui è possibile scaricare il documento
Gli incentivi in materia edilizia
Ecco il possibile futuro secondo le conclusioni della Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici.
1) Quadro stabile di strumenti
Occorrerebbe definire un quadro di strumenti stabile, al fine di evitare distorsioni sui prezzi, assicurare una maggiore sostenibilità nel tempo degli investimenti e tutelare l’affidamento di famiglie e operatori economici;
2) Razionalizzazione degli incentivi
Sarebbe opportuna una razionalizzazione dei meccanismi di incentivazione, considerato che talune tipologie di spese sono agevolabili nell’ambito di vari regimi di sostegno e che andrebbe più in generale valutato se incentivare le spese che comunque sarebbero sostenute anche in assenza di incentivi;
3) Semplificazione
L’esigenza di semplificazione dovrebbe riguardare sia la confluenza della disciplina delle agevolazioni in un unico veicolo normativo (testo unico), sia gli adempimenti a carico degli utenti finali nella prospettiva di una velocizzazione delle procedure;
4) Modulazione delle aliquote
Occorrerebbe valutare, ferma restando la compartecipazione degli utenti, una modulazione delle aliquote di incentivazione … che dovrebbero tenere conto della situazione di povertà energetica dei beneficiari, della necessità di non escludere dal beneficio categorie di contribuenti che si trovano in una condizione di incapienza fiscale, del carattere più o meno energivoro degli edifici, nonché del risparmio energetico generato, ad esempio, in termini di miglioramento di classi energetiche ovvero dell’energia primaria fossile risparmiata in linea con quanto previsto nella direttiva sulla prestazione energetica (Case Green);
5) Obiettivi climatici
Più in generale gli incentivi dovrebbero essere indirizzati in modo più mirato al raggiungimento degli obiettivi climatici, di risparmio energetico, di promozione dell’autonomia energetica da fonti rinnovabili;
6) Visione più larga
Andrebbe valutata l’opportunità di riconfigurare il sistema degli incentivi su tessuti edilizi ed urbanistici più ampi, a partire dai condomini, anche al fine di massimizzarne l’impatto ambientale, sociale e di messa in sicurezza e di ricollegarne la funzione a finalità di autoproduzione energetica attraverso le comunità energetiche…
7) Qualità delle opere
Particolare attenzione dovrebbe essere dedicata alla qualità degli interventi agevolabili, allo scopo di puntare sull’utilizzo di tecnologie innovative e di materiali maggiormente prestazionali in termini di eco sostenibilità e riciclabilità, sulla base di una valutazione che comunque dovrebbe tenere conto complessivamente delle caratteristiche di tali materiali e dei loro utilizzi nella riqualificazione e nella messa in sicurezza degli edifici;
8) Riduzione del rischio sismico
Grande importanza dovrebbe continuare a rivestire l’agevolazione di interventi per la riduzione del rischio sismico, di cui andrebbe valutato in modo più accurato l’impatto e il miglioramento della classe sismica;
9) Edifici pubblici
Gli interventi riguardanti gli edifici pubblici e l’edilizia residenziale pubblica e sociale rivestono un ruolo cruciale nell’ambito del miglioramento dell’efficienza energetica; al riguardo, nell’ambito dei meccanismi esistenti appare necessario procedere quanto prima alla revisione del conto termico al fine di incrementarne l’utilizzo…
10) Qualità delle imprese in edilizia
È essenziale promuovere la qualificazione delle imprese edilizie per garantire trasparenza, affidabilità e sicurezza anche in conformità con le direttive dell’UE sull’efficientamento energetico, considerato che l’aumento del numero delle imprese qualificate migliora la qualità dei lavori e promuove una competizione equa;
11) Monitoraggio parlamentare
Dovrebbero valutarsi modalità per assicurare alle Commissioni parlamentari competenti un monitoraggio periodico degli effetti delle misure agevolative volte alla riqualificazione del patrimonio edilizio, anche nell’ottica della razionalizzazione della spesa, al fine di accelerare i processi di miglioramento dell’efficienza energetica nazionale, in linea con gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima.
Orizzonte temporale ampio (e lento)
In finale, la Commissione Ambiente sottolinea che le azioni da mettere in campo dovranno essere comunque improntate a una certa gradualità e programmate in un orizzonte temporale ampio tenendo comunque conto delle peculiarità del patrimonio immobiliare nazionale.
EB