Secondo il report dell’Osservatorio Findomestic di maggio 2024 ripartono le intenzioni di acquisto (a tre mesi) nell’ambito dell’isolamento termico delle abitazione, degli infissi, delle pompe di calore e del fotovoltaico. Forte aumento per gli infissi, rispetto al mese precedente: + 32,8%. Il quadro economico rimane comunque complesso per molte famiglie: 4 su 10 presentano situazioni problematiche.
L’imminente fine dell’Ecobonus e il decalage delle detrazioni del Bonus Ristrutturazioni, già decretato di legge, stanno spingendo i consumatori italiani verso l’acquisto di infissi entro l’anno per approfittare dell’ancora esistente 50% detrazione fiscale? Sembrerebbe di sì stando alla lettura dell’Osservatorio Findomestic di maggio che rivela le intenzioni di acquisto degli italiani entro i prossimi tre mesi. Le interviste del report di maggio sono state effettuate a fine aprile. Il fenomeno non riguarda solo gli infissi ma anche altri progetti di efficientamento energetico nelle proprie abitazioni.
Più cappotti, infissi, pompe di calore e fotovoltaico
Le cifre sono davvero consistenti: i lavori di isolamento termico in casa segnano + 37,2% rispetto al mese precedente. Secondi sono gli infissi con 32,8%, quindi le pompe di calore con il 14,9% e gli impianti fotovoltaici con 12,4% . Piccolo segno più per le caldaie a condensazione con +2,2%. Secondo gli esperti dell’Osservatorio Findomestic “la riduzione delle detrazioni fiscali dal 50 al 36% a partire dal prossimo anno spinge gli italiani a mettere in preventivo lavori per migliorare le proprie abitazioni”. Da notare che solo un mese fa lo stesso Osservatorio prospettava per gli infissi il baratro, vedi news.
Contro il decalage delle detrazioni
In effetti parrebbe che gli italiani si stiano muovendo in fretta per approfittare del 50% di detrazioni fiscali ancora in vigore fino a fine anno. Un modo pratico per contrastare la discesa delle agevolazioni, che è quanto prevede la legge n. 67 che ha ridotto le detrazioni fiscali per il Bonus Casa o Ristrutturazioni a partire dal 2025 secondo un piano che va avanti fino al 2034. A spingere le intenzioni di acquisto c’è anche il fatto che a fine dicembre termina l’Ecobonus e non c’è alcun segnale da parte del Governo di volerlo prorogare. Nel frattempo, nel mese di maggio prosegue il trend a rialzo delle intenzioni d’acquisto legate a progetti di ristrutturazione (+2,6%) mentre risulta in calo il desiderio di investire in arredamento (intenzioni d’acquisto di mobili a -6,8%).
4 su 10 famiglie non stanno bene
“Il ritorno in positivo delle intenzioni d’acquisto è certamente un segnale incoraggiante – commenta Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – ma i dati dell’ultima indagine non sono sufficienti per lasciar presagire un’accelerazione dei consumi di beni durevoli”. Infatti sui consumatori grava l’incertezza del quadro generale. Inoltre 4 famiglie su 10 continuano a lamentare una situazione economica “molto” o “abbastanza” problematica. “Non a caso – conclude Bardazzi – l’inflazione rimane lo spauracchio per quasi 6 italiani su 10, mentre il timore degli impatti dei conflitti in atto diventa la seconda preoccupazione”.
Ennio Braicovich