L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Finanziato anche il fotovoltaico se si produce elettricità o se fa parte di un piano di un più ampio piano di finanziamento. Ma la dote è di soli 150 milioni.
La legge Sabatini, diventata nel tempo la Nuova Sabatini, è un provvedimento faro per industriali e artigiani italiani nelle sue diverse versioni. Con il 1° gennaio 2023 parte la sua riforma e la Nuova Sabatini si fa green. E’ nota anche come misura Beni strumentali con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del paese.
La Nuova Sabatini finanzia…
L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del Codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità); a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili, precisa il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.
Come finanzia
Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi sui finanziamenti erogati. L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing). I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “industria 4.0” che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30% previsto della legge 232 dell’11 dicembre 2016 (legge di bilancio 2017).
La Nuova Sabatini green dal 1° gennaio 2023
La misura finanzia con l’anno nuovo investimenti green, cioè investimenti a basso impatto ambientale da parte di micro, piccole e medie imprese. Si tratta di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Per queste operazioni l’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento.
Finanziato anche il fotovoltaico
Vista l’importanza del tema energia per le imprese di ogni tipo dedichiamo un flash all’argomento. Anche gli impianti fotovoltaici e altri impianti di produzione di energia elettrica sono finanziati dalla Nuova Sabatini. Lo sono per le aziende che producono energia elettrica ma anche per le PMI sotto determinate condizioni. Le spese per tali impianti devono rientrare all’interno di un più ampio programma organico e funzionale.
Come funziona
A partire dal 1° gennaio 2023, la PMI, ad investimento ultimato e previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’investimento, compila, in formato digitale ed esclusivamente attraverso la procedura disponibile sulla piattaforma (https://benistrumentali.dgiai.gov.it/Imprese), apposita richiesta di erogazione del contributo (modulo RU) e la trasmette al Ministero, unitamente all’ulteriore documentazione richiesta.
La piattaforma sopra citata sarà attiva dal 2 gennaio, promette il Ministero. Molte domande frequenti sulla disciplina della Nuova Sabatini sono consultabili nella sezione Domande Frequenti (FAQ) del sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
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