Dopo il tradizionale sofferto percorso il Senato ha approvato definitivamente la Legge di bilancio 2023 dello Stato per l’anno finanziario 2023. La legge prevede lo stanziamento di 35 miliardi per bollette, pensioni e tregua fiscale. Il Superbonus però scende al 90%. Per i condomini rimane al 110% solo per pochi. Bonus mobili ed elettrodomestici verdi fissato per un valore massimo di 8mila euro. Nessuna proposta per disincagliare i molti miliardi di crediti fiscali da bonus edilizi.
Così potremmo sintetizzare quanto oggi approvato dal Senato. Poche ore dopo la legge di Bilanci è apparsa in Gazzetta Ufficiale. Entra in vigore il 1° gennaio 2023. Qui si può scaricare il testo definitivo.
Con 107 voti favorevoli, 69 contrari e un’astensione, l’Assemblea, giovedì 29 dicembre, ha dato definitivamente il via libera al ddl di bilancio 2023, che diventa così Legge di Bilancio 2023. L’approvazione è avvenuta dopo aver rinnovato la fiducia al Governo sull’approvazione dell’art.1, nel testo licenziato dalla Camera, con 109 voti favorevoli, 76 contrari e un’astensione. Quella che definiamo per semplicità e comodità Legge di Bilancio ha il nome ufficiale di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025.
La legge di Bilancio 2023 per l’edilizia
Il provvedimento ricalca sostanzialmente quanto deciso da tempo. Il Superbonus 110% scende al 90%, come deciso a novembre dal Decreto Aiuti-quater, vedi qui. Tuttavia qualche fortunato potrà ancora godere del 110%. Sono i condomini che hanno deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e hanno presentato la CILAS entro il 31 dicembre 2022. Oppure hanno deliberato tra il 19 e il 24 novembre e hanno inoltrato la CILAS entro il 25 novembre 2022. Idem per chi ha presentato la richiesta del titolo abilitativo per gli interventi di demolizione e ricostruzione entro il 31 dicembre 2022.
Altri Bonus edilizi
L’Ecobonus e il Bonus Casa rimangono invariati rispetto a quanto deciso dalla Legge di Bilancio 2022 varata dal governo Draghi giusto un anno fa. Cambiano invece la misura per la rimozione delle barriere architettoniche e il bonus mobili ed elettrodomestici. La norma proroga al 31 dicembre 2025 la detrazione del 75% delle spese per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Per le delibere assembleari in merito è necessaria la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti un terzo del valore millesimale dell’edificio.
Quanto al Bonus mobili ed elettrodomestici, la legge di Bilancio 2023 lascia invariata la detrazione del 50% ma aumenta il plafond di spesa da 5 a 8 mila. Nel 2024 il massimale di spesa ritornerà a 5 mila euro. Qui la Guida al Bonus mobili dell’Agenzia delle entrate che vale fatto salvo il plafond.
IVA ridotta al 50%
Per l’acquisto di immobili in classe energetica A o B vale ora la detrazione del 50% su IVA. La misura prevede una detrazione sull’IRPEF pari al 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’IVA sull’acquisto, effettuato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, di immobili. Essi devono essere a destinazione residenziale, di classe energetica A o B ceduti da organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) immobiliari o dalle imprese che li hanno costruiti.
Che cosa non tratta la legge di Bilancio 2023
Il provvedimento presenta numerosi aspetti positivi perle piccole e medie aziende e saremmo ingenerosi se non li considerassimo. Li tratteremo prossimamente. Tuttavia la legge di Bilancio 2023 non affronta il problema maggiore che ha di fronte a sé l’edilizia e che investe in particolare gli imprenditori edili, i serramentisti, gli impiantisti e parecchi contribuenti. Ed è il problema del blocco dei crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi rimasti incagliati. Un blocco valutato sei mesi fa in 5 miliardi di euro, vedi qui, e ora sicuramente cresciuto in valore. Vari tentativi legislativi non sono riusciti a sbloccare un gravissimo problema.
Ennio Braicovich
L’articolo è parte della serie “Legge di Bilancio 2023 e l’edilizia“
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