I dati di Enea sull’impatto dei serramenti nell’ambito degli interventi da Superbonus mostrano una molto significativa crescita degli investimenti.
Qual è stato finora l’impatto dei serramenti sui conti del Superbonus? La domanda è più che lecita in tempi in cui il provvedimento del 110% è sotto accusa per vari motivi.
L’impatto dei serramenti sui conti Superbonus
I conti di Enea al 31 agosto 2023, vedi tabella qui sopra, parlano di un complessivo investimento pari a 17,7 miliardi di euro per 648mila interventi e una superficie globale di 11milioni 200mila circa di metri quadrati. Le cifre comprendono tutti i tre anni in cui il provvedimento è in vigore: 2021, 2022 e il parziale del 2023. Il costo specifico al metro quadrato è pari a 1583,334€. Le spese per i serramenti rappresentano il 31,7% degli investimenti sull’involucro, che sono pari a 55,9 miliardi di euro. I serramenti contano invece solo per il 20,5% delle spese globali se si calcolano i costi di tutti gli interventi del Superbonus (involucro, caldaie, collettori solari, building automation, fotovoltaico, colonnine di ricarica ed eliminazione delle barriere architettoniche. Vedi tabella qui sotto. Il costo complessivo del Superbonus ammonta a 86,3 miliardi al 31 agosto 2023. Le cifre comprendono tutti i tre anni in cui il provvedimento è in vigore: 2021, 2022 e il parziale del 2023.
I commenti di Enea
I dati di Enea sono stati comunicati dall’ing. Domenico Prisinzano, Responsabile della Task-force “Detrazioni fiscali e normativa per l’efficienza energetica” e del laboratorio ENEA DUEE-SPS-SAP, nel corso di un incontro online organizzato da Isnova scrl, Istituto per la Promozione dell’Innovazione Tecnologica.
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Commentando la tabella dei dati sull’involucro l’ing. Prisinzano ha rilevato che i costi degli interventi sotto il Superbonus sono aumentati decisamente rispetto alle voci analoghe dell’Ecobonus. Anche 2,5-3 volte. Certamente, egli ha spiegato, occorre tener conto che i costi unitari specifici comprendono anche altre voci, come gli oneri professionali, che la domanda si è concentrata in un periodo abbastanza limitato, che vi è stata carenza di imprese, di ponteggi, e che pure gli oneri professionali sono aumentati.
Prodotti più costosi
Da parte nostra, noi aggiungiamo che tra i 2021 e il 2022 vi sono stati anche dei poderosi rialzi dei prezzi delle materie prime e dei semilavorati utilizzati in edilizia, e nella serramentistica. Teniamo anche di un altro fattore di peso nell’economia degli interventi del Superbonus. Molti prodotti, come i serramenti, le schermature, le chiusure oscuranti, sono stati acquistati direttamente dalle imprese di costruzioni e fatturati almeno con il normale ricarico, se non di più. Tuttavia vi sono ulteriori fattori che hanno inciso sui costi dei serramenti del Superbonus. Anzitutto, i costi della posa in opera dei serramenti sono cresciuti molto negli ultimi due/tre anni a causa dell’introduzione di modalità di posa conformi al dettato della UNI. 11673. Sono modalità, in genere, più costose. Sotto il Superbonus – ma il fenomeno era in corso da tempo – si è assistito anche a un arrichimento dei prodotti grazie anche a vetri più prestazionali e più sicuri e alle motorizzazioni.
L’impatto dei serramenti sul Superbonus
In conclusione, l’impatto dei serramenti nei conti del Superbonus c’è stato ma è stato limitato. Fino ad oggi essi rappresentano solo il 20,5% degli investimenti del provvedimento. Del resto oggi gli interventi di riqualificazione profonda degli edifici passano sostanzialmente attraverso tre elementi. Sono l’involucro termoisolato di pareti e tetti, gli impianti di condizionamento più efficienti e serramenti altamente prestazionali e ricchi di tecnologie. Necessariamente si tratta di prodotti più costosi ma anche più performanti rispetto a quelli di soli 20 anni fa.
Ennio Braicovich