Secondo Eurostat, ad ottobre, l’inflazione annua della zona euro si attesta al 2,9%. Quella italiana crolla all’1,9%. La discesa determinata dal crollo dei prezzi dell’energia. Purtroppo, crolla anche il PIL a livello sia europeo che italiano.
Scende l’inflazione, scende. A livello sia italiano che europeo. Lo confermano sia Eurostat, l’ufficio statistico europeo, sia la nostra Istat. Purtroppo, entrambi gli enti confermano la discesa anche del PIL che a livello della penisola per il terzo trimestre non cresce affatto.
L’inflazione della zona euro
Il tasso di incremento dell’inflazione annua per la zona euro, a fine ottobre, si attesta al 2,9%. Continua per la dodicesima volta consecutiva la sua discesa. A fine settembre era al 4,3%, sempre su base annuale. La componente maggiore del fenomeno inflattivo è rappresentata dai prodotti alimentari, alcol e tabacchi che segnano un incremento del 7,5%, in discesa rispetto all’8,8% dello scorso settembre. I beni industriali non energetici si collocano al 3,5% di inflazione, anche qui in discesa rispetto al 4,1% di ottobre. Il crollo davvero repentino è quello dei prodotti energetici che scendono dal tasso annuo di settembre del -4,6% al -11,1%.
In Italia l’inflazione crolla
Il trend europeo di discesa si accentua in Italia. A ottobre, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione evidenzia un netto calo, scendendo a +1,8%. Un dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). La drastica discesa del tasso di inflazione si deve, come per il resto d’Europa, in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale rispetto all’ ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto.
Il PIL Italia stazionario
Secondo Eurostat, nell’area euro il PIL scende dello 0,1% nel terzo trimestre, rispetto al trimestre precedente. Nell’area UE l’aumento è dello 0,1% sempre nello stesso periodo. Per l’Italia, il dato del PIL nel terzo trimestre è semplicemente stazionario, mostrano una crescita dello 0,0% rispetto al trimestre precedente e al terzo trimestre del 2022.
Ennio Braicovich
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