Un’indagine, condotta congiuntamente dalla Banca d’Italia, da Tecnoborsa e dall’Agenzia delle Entrate (Osservatorio del Mercato Immobiliare), rivela che nel primo trimestre dell’anno la domanda sul mercato delle abitazioni risulta in via di deterioramento. Anche se i prezzi degli immobili appaiono stabili. Aumentano le difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti. Così la quota di acquisti finanziati da mutuo è di nuovo scesa. I canoni di affitto correnti e attesi sono segnalati in netto aumento.
Il Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia effettuato dalla Banca d’Italia, da Tecnoborsa e dall’Agenzia delle Entrate (Osservatorio del Mercato Immobiliare) mostra i primi segni di preoccupazione. Ricordiamo che solo una settimana fa lo stesso OMI aveva rilasciato delle cifre lusinghiere per le compravendite 2022 sul mercato delle abitazioni che globalmente erano cresciute del +4,7% rispetto al buon anno precedente, vedi news.
Il mercato delle abitazioni nel primo trimestre
Continuano a prevalere i giudizi di stabilità dei prezzi sebbene le condizioni della domanda nel complesso risultino in deterioramento. Aumentano le difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti. Le prospettive rimangono nel complesso sfavorevoli e gli agenti prefigurano un calo dei prezzi di vendita. L’inflazione attesa resta elevata e inciderebbe negativamente sulla domanda di abitazioni
1458 agenti di vendita dicono che…
Secondo l’indagine condotta presso 1.458 agenti immobiliari dal 3 aprile al 4 maggio 2023, nel I trimestre oltre il 60 per cento degli operatori continua a indicare prezzi delle abitazioni stabili, mentre il saldo tra i giudizi di aumento e di diminuzione è tornato marginalmente positivo. La quota di agenti che hanno concluso almeno una transazione è in calo, sebbene si mantenga su livelli elevati. Lo sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali è tornato a diminuire, attestandosi su valori molto bassi. Anche i tempi di vendita sono scesi, toccando il nuovo minimo dall’inizio della rilevazione.
Affitti in forte rialzo
Per contro, i canoni di affitto correnti e attesi sono segnalati in forte rialzo. Le attese sulle variazioni dei prezzi di vendita per il II trimestre restano prevalentemente improntate al pessimismo. Le condizioni della domanda appaiono nel complesso in peggioramento, guidate da un deterioramento dei giudizi relativi al numero dei potenziali acquirenti. Le prospettive sulla situazione del mercato immobiliare rimangono sfavorevoli, sebbene in lieve attenuazione, anche con riferimento a un orizzonte biennale.
Difficoltà per i mutui
Quasi un operatore su tre segnala difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti, il valore massimo dal 2015. Secondo la larga maggioranza degli agenti, nei prossimi dodici mesi l’andamento atteso dell’inflazione al consumo, sebbene in calo rispetto alla precedente rilevazione, continuerà a incidere negativamente sulla domanda di abitazioni.
EB
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Per informazioni: statistiche@bancaditalia.it
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