Quali sono le classi di prestazione energetica degli immobili che emergono dalle compravendite 2023 del mercato immobiliare? Vediamo che cosa ci dice l’11.mo Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip elaborato con ENEA ed I-Com, Istituto per la Competitività
E’ una vera propria miniera di dati sul mercato immobiliare l’ Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip elaborato con ENEA ed I-Com, Istituto per la Competitività, che abbiamo presentato qui. Specie in relazione all’efficienza energetica degli immobili, al loro valore e alla consapevolezza dei proprietari e dei compratori. L’indagine, che si appoggia sui dati raccolti presso un campione di 600 agenti immobiliari, ci mostra come sta cambiando il settore immobiliare italiano. E non è poco.
Mercato immobiliare e prestazione energetica
Dall’analisi delle dinamiche del mercato immobiliare rispetto al tema dell’efficienza energetica condotto da ENEA, I-Com e FIAIP è emerso che, nel 2023
-le ultime classi per performance energetica sono ancora la netta maggioranza per tutte le tipologie analizzate (si va da un 72% di edifici nelle classi E, F, e G per i monolocali ad un 63% delle villette a schiera);
–diminuisce abbastanza sensibilmente rispetto all’anno precedente la percentuale degli edifici in classe G, soprattutto per i bilocali (9% nel 2023 contro il 27% del 2022) e per le villette a schiera (20% contro il 24% dell’anno precedente).
-per tutte le tipologie edilizie si può apprezzare un aumento significativo degli edifici in classe D.
–nelle zone di estrema periferia gli immobili compravenduti sono per l’83% nelle classi energetiche meno performanti (E, F e G) e la quota degli edifici più performanti (A e B) raggiunge a stento il 5%;
–nelle zone di pregio la percentuale di immobili nelle prime classi energetiche (A e B) è al 45%. I dati sono simili a quelli del 2023, con una leggera accentuazione del divario.
Lo stato di conservazione degli immobili
Allo stesso modo si può notare una situazione dicotomica rispetto allo stato di conservazione dell’immobile:
–gli edifici da ristrutturare sono in larga parte energeticamente inefficienti (83% nelle ultime tre classi energetiche);
–il 70% degli immobili nuovi ricade nelle prime classi energetiche (A e B);
–per quanto riguarda gli immobili da ristrutturare, si registra un aumento di 17 punti percentuali degli edifici in classe G.
Importanza dell’efficienza energetica
Secondo gli agenti immobiliari, nel 2023 si divarica ulteriormente la differente percezione tra chi acquista e chi vende un immobile rispetto all’importanza dell’efficienza energetica dell’immobile. Il 62% degli acquirenti (era il 54% nel 2022) di immobili ha consapevolezza dell’importanza dell’efficienza energetica dell’immobile mentre tale percentuale scende al 42% nel caso di chi vende. A fronte di questa consapevolezza la variabile efficienza energetica pur rimanendo ancora fortemente trascurata nel momento in cui si sceglie di acquistare un immobile, registra un ulteriore significativa crescita rispetto al 2022, facendo intravedere come la qualità energetica sia sempre più considerata nelle valutazioni dell’acquirente probabilmente a seguito dei rincari energetici e all’inflazione che hanno segnato in particolare il primo semestre dell’anno scorso.
L’Attestato di prestazione energetica
Sicuramente l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) aiuta ad orientare le scelte degli utenti rispetto a immobili di migliore qualità energetica (per il 62% degli intervistati). E’ uno strumento utile per valutare il maggior comfort delle abitazioni in classi energetiche più performanti (53%). Tali percentuali rimangono abbastanza stabili rispetto alla precedente rilevazione.
Si ringrazia Faip per la collaborazione
(continua)