Aggiornamento dei prezzari per i lavori pubblici e lavori agevolati solo con attestazioni SOA. Queste alcune importanti misure per l’edilizia che ci attendono nel 2023.
Le misure per l’edilizia non mancano nel panorama legislativo del nuovo anno. Abbiamo già trattato in precedenza quanto previsto dalla legge di Bilancio 2023 per quanto riguarda i bonus edilizi. In particolare Superbonus, Ecobonus, Bonus Casa, vedi qui. E poi, il Bonus Barriere Architettoniche e il Bonus Mobili ed Elettrodomestici green, che spetta se si compiono alcuni interventi edilizi, vedi qui. Quindi, abbiamo affrontato, clicca qui, il tema della cessione dei crediti derivanti da bonus edilizi che a gennaio cambierà, molto probabilmente, con la conversione in legge del decreto Aiuti quater.
Altre importanti misure per l’edilizia
Aggiornamento dei prezzari lavori pubblici
La revisione dei prezzari è prevista da una decina di commi, dal 369 al 379, della legge di Bilancio 2023. L’obiettivo è fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, registrati a seguito dell’aggiornamento, per l’anno 2023, dei prezzari regionali citati nel codice dei contratti pubblici. Per questo le regioni devono procedere, entro il 31 marzo 2023, all’aggiornamento dei prezzari regionali richiamati dall’articolo 23 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.
Le disposizioni valgono anche per le società del gruppo Ferrovie dello Stato e l’ANAS Spa che dovranno aggiornare i propri prezzari, come prevede il comma 379, qualora non applichino quelli regionali.
Stretta per i lavori fiscalmente agevolati
Gli interventi edilizi agevolati fiscalmente, di cui agli articoli 119 e 121 del decreto legge Rilancio, di valore sopra i 516 mila euro possono essere eseguiti solo da imprese dotate di attestazione SOA. Il provvedimento riguarda i lavori da Superbonus, Sismabonus e fotovoltaico. Dal 1° gennaio occorrerà avere tale attestazione o aver sottoscritto un contratto contratto finalizzato al rilascio dell’attestazione di qualificazione con uno degli organismi abilitati di legge. Dal 1° luglio è obbligatorio possedere l’attestazione SOA che usualmente è richiesta solo per i lavori pubblici. Questa stretta è prevista dal decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, coordinato con la legge di conversione 20 maggio 2022, n. 51, recante: «Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina», corredato delle relative note. L’obbligo vale per le imprese appaltatrici e subappaltatrici.
EB
L’articolo è parte della serie “Legge di Bilancio 2023 e l’edilizia“
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