E’ questa la richiesta dell’Avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione europea: le norme tecniche armonizzate europee (NTA, in acronimo) devono essere disponibili gratuitamente a causa della loro particolare natura giuridica in quanto atti che fanno parte del diritto dell’Unione. Ora si resta in attesa della decisione finale della Corte.
Le norme armonizzate europee, NTA in sigla, dovrebbero essere gratuite e di libero accesso ai cittadini. Questa, in grande sintesi, la richiesta di Laila Medina, Avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione europea. a conclusione della Causa C‑588/21 P che ha visto due organizzazioni senza scopo di lucro agire contro la Commissione. E’ una richiesta che troviamo perfettamente ragionevole e che sosteniamo apertamente. Ecco la storia.
Le Norme tecniche Armonizzate siano accessibile a tutti
Public.Resource.Org Inc. e Right to Know CLG sono due organizzazioni senza scopo di lucro il cui obiettivo è rendere la legge liberamente accessibile a tutti i cittadini. Le organizzazioni avevano impugnato dinanzi al Tribunale una decisione della Commissione che negava loro l’accesso a quattro norme tecniche armonizzate (NTA) adottate dal Comitato europeo di normalizzazione (CEN) per quanto riguarda in particolare la sicurezza dei giocattoli. Poiché il loro ricorso non è stato accolto, le due organizzazioni hanno impugnato la sentenza del Tribunale dinanzi alla Corte di giustizia dell’Unione europea.
Tre sentenze precedenti della Corte
– Sentenza Fra.bo.
In questa sentenza (punti da 27 a 32), la Corte ha riconosciuto essenzialmente che, pur essendo enti di diritto privato, gli organismi nazionali di normazione e certificazione possono esercitare poteri pubblici. Sebbene le norme tecniche nazionali siano de jure volontarie, esse possono de facto avere effetti obbligatori.
– Caso James Elliott
In secondo luogo, la Corte ha affermato nella sentenza fondamentale nella causa James Elliott (punto 40) che, in virtù dei loro effetti giuridici, le NTA fanno parte del diritto dell’Unione. Essa ha statuito che «una norma [tecnica] armonizzata, adottata sulla base [di una direttiva], i cui riferimenti sono stati oggetto di una pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, rientra nel diritto dell’Unione, dal momento che è facendo riferimento alle disposizioni di tale norma che si determina se la presunzione [di conformità] si applichi o meno a un determinato prodotto».
– Caso Stichting
In terzo luogo, nella sentenza Stichting (punti da 33 a 49), la Grande Sezione della Corte ha affermato che le norme [in quel caso, le norme dell’Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO)] possono essere rese obbligatorie.
I 4 punti essenziali secondo l’Avvocato generale
La Commissione è responsabile delle NTA
Le NTA non sono semplici misure di attuazione emanate da un organismo di diritto privato (vale a dire uno dei tre organismi europei di normazione, come il CEN) ma devono essere considerati nell’ambito del sistema di normazione dell’UE istituito dal legislatore dell’UE adottato dalla Commissione o, in ogni caso, che la Commissione è responsabile dell’adozione dell’NTA insieme al pertinente organismo europeo di normazione;
L’NTA è una norma imperativa
Il rispetto dell’NTA dà luogo alla presunzione di conformità ai requisiti essenziali del diritto derivato dell’Unione. Ciò significa che una NTA di fatto fornisce lo stesso effetto di una norma imperativa per qualsiasi persona fisica o giuridica che cerchi di contestare tale presunzione in relazione ad un determinato prodotto o servizio, così come il ricorso all’ NTA incide direttamente sull’onere della prova nel caso di contenzioso. Infine, una volta che le NTA saranno finalizzate e un riferimento ad esse sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE, ogni Stato membro dovrà adottare ciascuna NTA – senza modifiche – come standard nazionale e ritirare norme in conflitto entro sei mesi.
Accesso gratuito alle NTA
Lo Stato di diritto richiede un accesso gratuito alle NTA. Pertanto, le NTA, in quanto atti di normazione che fanno parte del diritto dell’UE, attuano il diritto derivato dell’UE e producono effetti giuridici, dovrebbero essere pubblicate nella Gazzetta ufficiale al fine di garantirne l’applicabilità e l’accessibilità.
Non vale il diritto d’autore
Ai fini del diritto dell’Unione in generale e per l’accesso al diritto dell’Unione in particolare, e dato il ruolo indispensabile delle NTA nell’attuazione del diritto derivato dell’Unione e dei loro effetti giuridici, essi non dovrebbero, in linea di principio, beneficiare dalla tutela del diritto d’autore. Secondo l’avvocato generale, dall’articolo 297 del TFUE-Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, risulta che il diritto dell’Unione, in linea di principio, non può beneficiare della tutela del diritto d’autore. E anche se l’NTA potesse essere protetto dal diritto d’autore, il libero accesso alla legge ha la priorità sulla protezione del diritto d’autore.
La sentenza sulle norme tecniche armonizzate
Va detto che il parere dell’Avvocato generale non è vincolante per la Corte di giustizia. Spetta agli Avvocati generali proporre alla Corte, in completa indipendenza, una soluzione giuridica alle cause di loro competenza. I giudici della Corte stanno ora iniziando le loro deliberazioni su questo caso. La sentenza verrà emessa in un secondo momento. Tuttavia, gli esperti rilevano che nell’80% dei casi la Corte accetta le conclusioni degli Avvocati generali. Il che fa ben sperare in una decisione tanto attesa dai mondi dell’industria e dell’artigianato, della progettazione nonché dai consumatori finali.
Ennio Braicovich
Foto: l’immagine di una seduta della Corte di giustizia europea. Doc. Corte di giustizia europea