La Commissione per il mercato interno (IMCO) del Parlamento europeo adotta un progetto di posizione sul nuovo CPR, il Regolamento sui Prodotti da Costruzione. Tra le indicazioni. I processi di standardizzazione lenti e inefficienti devono essere migliorati. I prodotti fabbricati in cantiere appena prima dell’installazione dovrebbero essere lasciati fuori dal campo di applicazione. Gli appalti pubblici verdi dovrebbero essere incoraggiati. Il progetto ora andrà in plenaria.
Di un nuovo CPR si parla da almeno 4 anni, da quando si sono incagliate oltre 300 norme e che ambivano ad essere armonizzato e non lo sono mai state. Una situazione che ha fatto letteralmente infuriare normatori, associazioni, aziende grandi e piccole dell’edilizia e della serramentistica che nelle norme credono e che si sono trovati tutti di fronte a un blocco giuridico da parte della Commissione. La quale a sua volta era sotto schiaffo della Corte di Giustizia europea che ha sempre ritenuto le norme armonizzate parte del diritto europeo a partire dalla sentenza dell’ormai mitico “James Eliot case”. Di fronte a questo pastiche che dura da anni, dopo pressioni inaudite di associazioni e industrie, vedi qui per l’ultima azione di Eurowindor, forse siamo di fronte a uno sblocco che potrebbe portare a un nuovo CPR.
Verso il Nuovo CPR
La notizia è che la Commissione per il mercato interno (IMCO) del Parlamento europeo ha adottato un progetto di relazione sulla revisione del Regolamento sui prodotti da costruzione per aggiornare l’attuale quadro legislativo. Il Regolamento proposto intende stabilire norme armonizzate per garantire che i prodotti da costruzione possano circolare liberamente nel mercato interno, senza barriere, e che i prodotti venduti nell’UE siano sicuri, funzionali e più sostenibili.
Normazione più efficiente
Uno degli obiettivi più importanti di questo nuovo regolamento, scrive una nota del Parlamento EU, è quello di migliorare il processo di normazione obsoleto, lento e inefficiente che da anni non funziona. Una situazione che ha costretto gli Stati membri a mettere in atto requisiti diversi, creando così notevoli barriere commerciali nell’UE. Le proposte del Parlamento contribuiscono ad accelerare il processo di normazione consentendo al contempo alla Commissione di aggirarlo mediante atti delegati solo quando strettamente necessario.
Modifiche al campo di applicazione
Il progetto di relazione adottato restringe inoltre il campo di applicazione della proposta iniziale della Commissione. I deputati hanno rimosso dalla proposta tutto ciò che riguardava l’installazione diretta – l’uso di elementi costruttivi preparati direttamente in cantiere – poiché lo considerano un servizio piuttosto che un processo produttivo. Il progetto di relazione del Parlamento limita anche l’ambito di applicazione del Regolamento per quanto riguarda la stampa 3D, ad esempio, e non copre più le piccole case unifamiliari prefabbricate di determinate dimensioni.
Altre modifiche
Sulla questione della promozione della sostenibilità attraverso gli appalti pubblici verdi, i deputati ritengono che la Commissione dovrebbe stabilire alcuni criteri per gli appalti pubblici verdi e gli organizzatori delle gare d’appalto dovrebbero essere incoraggiati, ma non obbligati, a utilizzarli.
Passaporto digitale per i prodotti
Inoltre, la bozza di testo suggerisce la creazione di un passaporto digitale per i prodotti e di un registro che memorizzi le informazioni incluse in questi passaporti. Chiarisce le aree di responsabilità degli Stati membri e dell’Unione, specifica i diritti e gli obblighi dei vari attori, riduce gli oneri amministrativi per le imprese, in particolare le PMI, chiarisce il testo e adatta una serie di elementi tecnici, quali scadenze e transitori disposizioni.
Le speranze riposte nel nuovo CPR
Dopo il voto, il relatore Christian Doleschal (PPE, DE) ha dichiarato: “Prodotti da costruzione buoni e sicuri sono essenziali per i nostri edifici DOVE trascorriamo più dell’80% del nostro tempo. Abbiamo reso questa proposta molto complessa più facile da usare e applicabile. Con un campo di applicazione chiaramente definito, linee guida chiare su come dovrebbero essere redatte le norme per i prodotti da costruzione e una chiara distribuzione dei ruoli nel processo di normazione, rompiamo l’arretrato di norme che esisteva da anni. Creiamo inoltre condizioni comprensibili e promuoviamo la pubblicazione di norme nella Gazzetta ufficiale europea”.
Prossimi passi verso il nuovo CPR
Il progetto di relazione è stato approvato in commissione con 25 voti favorevoli, 7 contrari e 9 astensioni. Un risultato di voto che già la dice lunga sulle ‘sofferenze’ che stanno dietro al nuovo CPR. Andrà ora in plenaria (vedi foto in alto), molto probabilmente a luglio. I negoziati di trilogo -Parlamento EU, Commissione e Consiglio – dovrebbero, poi, poter iniziare dopo la pausa estiva, durante la presidenza spagnola del Consiglio.
Ennio Braicovich
Qui il link per seguire le procedure del nuovo CPR sul sito del Parlamento EU