Questi sono giorni di intense ondate di calore che mettono a rischio i gruppi più vulnerabili come anziani, soggetti con patologie croniche, bambini, donne in gravidanza e i lavoratori all’aperto. Una Guida breve del Ministero della Salute e dell’Inail aiuta a prevenire i rischi per i lavoratori particolarmente soggetti a danni alla salute e a incidenti.
Mercoledì 17 luglio saliranno a 13 le città da bollino rosso per e ondate di calore. Si trovano praticamente lungo tutta la penisola: Ancona, Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo. Come spiega il Ministero della Salute sul suo sito: “Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni climatiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione”.
A rischio per le ondate di calore
Notoriamente i soggetti maggiormente a rischio durante le ondate di calore sono anziani, soggetti con patologie croniche, bambini, donne in gravidanza e i lavoratori all’aperto. Sono ben noti anche gli effetti dei colpi di caldo sulla salute: aumenti della mortalità, dei ricoveri ospedalieri, degli accessi al pronto soccorso. Le patologie associate alle alte temperature ambientali possono essere il classico colpo di sole (rossore e dolore cutaneo, edema, vescicole, febbre, cefalea), crampi da calore, esaurimento da calore fino al colpo di calore. Contrassegnato quest’ultimo da temperatura corporea superiore a 40 °C, pelle secca e calda, polso rapido e respiro frequente, stato confusionale, deliri o convulsioni, possibile perdita di coscienza.
Più infortuni sul lavoro
Le elevate temperature possono causare malori o ridurre la capacità di attenzione del lavoratore e quindi aumentare il rischio di infortuni. Durante le ondate di calore i tipi di infortunio e le modalità di infortunio più frequenti sono: incidenti di trasporto, scivolamenti e cadute, contatto con oggetti o attrezzature, ferite, lacerazioni e amputazioni. Quindi, anche gli infortuni sul lavoro possono essere correlati alle ondate di calore. Tra le categorie maggiormente a rischio vi sono: operai addetti a trasporto e produzione di materiali, addetti a macchinari e utensili, occupati all’aperto, manovratori, installatori, asfaltatori, cantonieri stradali, cavatori, edili, agricoltori, addetti alla pesca).
Una breve Guida per i lavoratori
In sole sei pagine il Ministero della Salute e l’Inail hanno condensato le utili conoscenze per prevenire gli effetti negativi sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori e le indicazioni sul che fare in caso di stress termico. Il titolo è “Estate sicura, Caldo e Lavoro – Guida breve per i lavoratori”. Utilissime le indicazioni finali per il lavoratore e quelle per il datore di lavoro: poche e sintetiche, facilmente leggibili. Ne raccomandiamo altamente la lettura. La potete scaricare qui.
EB