Durante la sessione plenaria del 10 aprile il Parlamento EU ha approvato a grandissima maggioranza la proposta del nuovo Regolamento Prodotti da costruzione. In grandissima sintesi: via libera alla transizione digitale e verde. Presto il provvedimento passerà al vaglio del Consiglio per l’approvazione finale. Dopodiché avverrà la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale europea. Il Regolamento di solito dopo 15 giorni entra in vigore non richiedendo una legge italiana di recepimento.
Il Parlamento EU ha approvato il nuovo Regolamento Prodotti da Costruzione (Nuovo CPR), la legge fondamentale europea per il settore delle costruzioni. A favore hanno votato 505 voti, 40 contro e 78 si sono astenuti. Come si vede dai risultati della votazione, si è trattato di un’approvazione a larghissima maggioranza. Ora toccherà al Consiglio dei capi di Stato e di Governo dare l’approvazione finale. Il che non dovrebbe essere un problema visto che il testo approvato mercoledì dal Parlamento EU è già il frutto della trattativa a tre, detta trilogo, tra Consiglio, Commissione e Parlamento, vedi news. Digitalizzazione e
OK dal Parlamento EU
Il complesso processo di revisione del Regolamento precedente, il n. 305/2011, ha preso almeno due anni di tempo. Il testo approvato dovrebbe riuscire a sbloccare le oltre 300 norme europee ferme da anni in una sorta di limbo in attesa di diventare armonizzate. Tra le norme bloccate ricordiamo la EN 13830 sulle facciate continue e la EN 14351-1 sulle porte interne. Due esempi particolarmente clamorosi.
Il blocco delle norme
Le norme bloccate dovrebbero essere riviste anche alla luce delle ricorrenti raccomandazioni delle Corte di giustizia europea dopo il caso James Elliott e altri. Raccomandazioni riassumibili in un concetto fortissimo: una norma armonizzata fa parte del diritto europeo. Un concetto che ha portato la Corte a decidere che le norme armonizzate deveono essere di facile e gratuito accesso, vedi news. Ma non c’è solo la normalizzazione… normativa dentro il nuovo CPR. C’è molto di più.
Transizione digitale e verde
Il nuovo Regolamento spinge la transizione verde e digitale nel settore dell’edilizia. Introduce il passaporto digitale dei prodotti e favorisce il riutilizzo e la rifabbricazione dei prodotti da costruzione. Gli enti pubblici potranno utilizzare la sostenibilità come criterio per le forniture negli appalti.
Il Parlamento EU dice sì agli EPD
Un segnale importante che giunge dal Parlamento europeo è l’approvazione, tra i tanti ammendamenti, di un riferimento diretto relativo alla norma EN 15804 Sostenibilità delle costruzioni – Dichiarazioni ambientali di prodotto – Regole quadro di sviluppo per categoria di prodotto. Essa è vista come base per il calcolo della sostenibilità ambientale dei prodotti da costruzione e degli EPD, le dichiarazioni ambientali di prodotto. Il che è necessario per il corretto calcolo dell’impatto ambientale a livello di edificio secondo la norma EN 15978 Sostenibilità delle costruzioni – Valutazione della prestazione ambientale degli edifici – Metodo di calcolo.
Questo per il momento. A breve altri approfondimenti.
Ennio Braicovich
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