L’Assemblea di Strasburgo, ovvero il Parlamento EU, ha deliberato una serie di revisioni della EED, Energy Efficiency Directive, che puntano a maggiori risparmi di energia rispetto agli obbiettivi precedenti. Aumenta anche il peso delle energie rinnovabili.
Il Parlamento EU rivede verso l’alto i target di efficienza energetica, e quindi di risparmio di energia. Due gli obiettivi: garantire un maggior utilizzo di energie rinnovabili e ridurre il consumo di energia entro il 2030, rispetto ai target precedenti. Le indicazioni del Parlamento EU di Strasburgo suggeriscono chiaramente anche il percorso che il nostro Paese dovrà affrontare per ridurre l’impatto sull’ambiente e ora anche per ribadire la nostra sovranità energetica.
Il Parlamento EU rivede la EED
Gli europarlamentari hanno proceduto alla revisione della EED, la direttiva sull’efficienza energetica, legge che fissa gli obiettivi di risparmio energetico nel consumo di energia primaria e finale nell’UE. Il testo finale è stato approvato con una maggioranza schiacciante: 469 voti favorevoli, 93 contrari e 82 astensioni.
Il testo approvato porta il titolo Emendamenti del Parlamento europeo, approvati il 14 settembre 2022, alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull’efficienza energetica (rifusione
La revisione è verso l’alto nel senso che hanno aumentato l’obiettivo UE per la riduzione del consumo di energia finale e primaria. I Paesi UE dovrebbero garantire collettivamente, entro il 2030, una riduzione del consumo di energia finale di almeno il 40% e di almeno il 42,5% del consumo di energia primaria, rispetto ai dati del 2007.
Direttiva trasversale
Questo corrisponde rispettivamente a 740 e 960 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) per il consumo finale e primario di energia. I target coinvolgeranno la pubblica amministrazione, gli edifici privati, le imprese, e i centri di dati. Le misure adottate saranno locali, regionali, nazionali e d europee.
Più energie rinnovabili
I parlamentari dell’Unione europea hanno approvato la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili per aumentare al 45% (dal 32% attualmente previsto) la quota di rinnovabili nel consumo finale di energia dell’UE entro il 2030. Questo obiettivo era sostenuto anche dalla Commissione nell’ambito del pacchetto “RepowerEU”.
Il Parlamento EU alza l’asticella
Nel luglio 2021 la Commissione europea aveva adottato la strategia “Pronti per il 55%” per adeguare la legislazione corrente in materia di clima ed energia e raggiungere il nuovo obiettivo dell’UE di riduzione minima del 55% di emissioni di gas serra entro il 2030. Uno degli elementi del pacchetto è la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili, che aiuterà l’UE a raggiungere tale obiettivo. In base alla direttiva in vigore, l’UE è tenuta a garantire che, entro il 2030, almeno il 32% del suo consumo energetico provenga da fonti rinnovabili. Ora il Parlamento ha alzato l’asticella dal 32% al 45% di energie rinnovabili.