Una ricerca dello studio viennese Interconnectionconsulting ci offre uno sguardo d’assieme al settore europeo delle pergole bioclimatiche e alle sue tendenze economiche, tecnologiche e di mercato.
Se vi è un prodotto nell’ambito delle finiture per la casa che ha conosciuto negli ultimi anni un successo straordinario, queste sono certamente le pergole bioclimatiche. “Figlie” delle tradizionali pergole all’italiana in legno, le pergole bioclimatiche oggi sono realizzate con strutture in alluminio, in genere, coperte da un manto di lamelle fisse, orientabili o anche retraibili. Nei modelli più raffinati eleganti chiusure vetrate proteggono dalle intemperie l’ambiente interno. Si tratta di una tendenza che crescerà nel tempo grazie alla liberalizzazione delle vetrate panoramiche oramai considerate dalla legge, vedi qui, interventi di edilizia libera.
Uno studio sulle pergole bioclimatiche
Punta i riflettori sul settore delle pergole bioclimatiche una recente ricerca dello studio viennese Interconnectionconsulting. Secondo lo studio, il mercato delle pergole bioclimatiche ha avuto il primo rallentamento dopo anni di crescita impressionante. Si tratta di una battuta d’arresto nei volumi. Nel 2022 sono diminuiti del -8,3%. Soprattutto nella seconda metà dell’anno, l’intero mercato dell’outdoor ha risentito della mancanza di domanda, principalmente a causa dell’impatto negativo della crisi sui consumatori. “Le pergole bioclimatiche hanno registrato una crescita a due cifre durante il Covid e ci si aspettava un rallentamento, anche se più graduale” spiega il dottor Stefano Armandi, autore dello studio, e aggiunge: “Nel medio termine i fondamentali sono ancora buoni e la domanda riprenderà”. Ora la stima è che il mercato crescerà ad un tasso medio annuo del 2,3% fino al 2025 con una ripresa attesa solo a partire dal 2024.
Mercati maturi sottoperformanti
La domanda è diminuita maggiormente nei mercati maturi come Francia e Italia. I fattori a breve termine hanno giocato un ruolo, ma l’alto livello già raggiunto dalle pergole bioclimatiche in questi paesi indica una certa stabilizzazione. Più inaspettatamente, il mercato tedesco non è cresciuto nel 2022. Tuttavia, le pergole hanno sovraperformato rispetto ad altre soluzioni per la vita all’aperto, che sono state pesantemente colpite dalla crisi. Ora si prevede che il mercato tedesco si riprenderà più rapidamente nei prossimi 3 anni poiché le pergole bioclimatiche stanno diventando sempre più popolari. Il mercato francese conta oltre un terzo di tutte le pergole bioclimatiche vendute nel 2022, seguito da Italia e Benelux.
Verso la stabilizzazione dei prezzi
Il prezzo medio è aumentato del +11,1% nel 2022. I prezzi più alti hanno più che compensato il calo delle quantità e i ricavi hanno raggiunto ora i 420 milioni di euro. Nonostante l’attuale rallentamento, il fatturato è raddoppiato negli ultimi 5 anni. Tuttavia, Interconnection prevede che nei prossimi 2 anni il fatturato tornerà leggermente al di sotto dei 400 milioni di euro poiché i prezzi inizieranno finalmente a stabilizzarsi un po’.
Le soluzioni premium e di alta qualità ora rappresentano il 32,1% del mercato e hanno continuato a sovraperformare negli ultimi anni. Vi sono tuttavia enormi differenze tra paesi: in Benelux le soluzioni premium coprono più della metà del mercato, mentre in Francia solo 1 pergola su 10 appartiene al segmento di fascia alta.
Protezioni laterali
Le pergole con schermi ZIP come protezione laterale stanno guadagnando popolarità. Le pergole autoportanti costituiscono il 48,6% dell’intero mercato, mentre le pergole con elemento di protezione laterale sono in forte espansione. Tra le diverse tipologie di protezione laterale, le Zip-Screen sono le più apprezzate: due pergole bioclimatiche su tre sono vendute con almeno una ZIP-Screen e questa proporzione è ancora più alta nel segmento premium. I tre principali concorrenti in Europa sono Brustor, Pratic e Renson, sigla in conclusione la nota di Interconnection.
Foto: doc. Pratic