Istat ha rilasciato i dati dei permessi di costruire per il primo trimestre dell’anno. Sulla base delle autorizzazioni concesse l’Istituto nazionale di Statistica stima una crescita del numero di abitazione pari al 4,3% e un incremento della superficie utile abitabile del 3,9%. Male invece i permessi per l’edilizia non residenziale che crollano dell’8,5% rispetto all’ultimo trimestre del 2023.
Come va la nostra edilizia? Dopo gli anni travolgenti del Superbonus gli operatori del settore tornano a fare i conti con la dura realtà quotidiana fatta di alti tassi di interesse, ancora troppo alti, di agevolazioni fiscali decrescenti e di una situazione economica non appassionante. Un elemento di riflessione utile sull’andamento della nostra edilizia nei suoi diversi aspetti ci viene proposto, sistematicamente, dall’Istat. In questo caso facciamo riferimento ai dati relativi ai permessi di costruire rilasciati dall’Istituto nazionale di Statistica. I dati riguardano il primo trimestre del 2024.
Permessi di costruire nel residenziale
Sulla base delle autorizzazioni riguardanti il comparto residenziale, Istat stima una crescita congiunturale sia del numero di abitazioni (+4,3%) sia della superficie utile abitabile (+3,9%), al netto dei fattori stagionali. In particolare, la stima del numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, è pari a 14.393 unità. La superficie utile abitabile si attesta poco al di sotto degli 1,22 milioni di metri quadrati. La media grossolana, alla calcolatrice, parla di 85 metri quadrati circa per unità abitativa. Nel trimestre in esame, il settore residenziale evidenzia un lieve aumento sia del numero di abitazioni (+1,6%) sia della superficie utile abitabile (+1,0%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Permessi di costruire nel non residenziale
Purtroppo i permessi per l’edilizia non residenziale crollano dell’8,5% rispetto all’ultimo trimestre del 2023. La superficie correlata ai permessi di costruire nell’edilizia non residenziale è pari a circa 2,54 milioni di metri quadrati. Il dato interessante è che la superficie dei fabbricati non residenziali, nel primo trimestre dell’anno, mostra, in termini tendenziali, un incremento del 6,1%. Tuttavia, la superficie non residenziale continua ad essere caratterizzata da un andamento altalenante, risultando in diminuzione dopo la rilevante crescita dell’ultimo trimestre dello scorso anno.
Le tendenze
Nel primo trimestre 2024, per il comparto residenziale, l’Istituto annota una crescita congiunturale consistente, che porta, sia il numero di abitazioni sia la superficie utile abitabile, ai livelli più elevati degli ultimi sette trimestri. Inoltre, sempre nello stesso periodo, in termini tendenziali, tutti i comparti dell’edilizia registrano un aumento, che è più marcato per il settore non residenziale. In ogni caso le cifre dei permessi di costruire dell’ultimo decennio sono ben lontane da quelle dei primi anni 2000. Cifra più, cifra meno, per il residenziale parliamo sempre di circa 50mila unità abitative all’anno. Cifre pallidissime rispetto ai 278mila e rotti permessi di costruire rilasciati nel 2005. Eppure, il bisogno di abitazioni decenti è sempre fortissimo.
Ennio Braicovich