La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il Decreto direttoriale 6 agosto 2024 – Credito d’imposta “Transizione 5.0”. Termini e modalità presentazione domande. Aperto alle 12 di oggi il portale per accedere sul sito del GSE. Il provvedimento si pone l’obiettivo di favorire la trasformazione dei processi produttivi delle imprese, rispondendo alle sfide poste dalle transizioni gemelle, digitale ed energetica.
Apre il Portale per accedere al Credito di imposta per la Transizione 5.0. Ieri la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto direttoriale che ne dispone l’apertura dalle ore 12:00 del 7 agosto 2024. Clicca qui per accedere al DECRETO 24 luglio 2024 Attuazione dell’articolo 38 del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 29 aprile 2024, n. 56, recante le modalità attuative del Piano Transizione 5.0. (24A04160) (GU Serie Generale n.183 del 06-08-2024). Il Decreto è del Mimit, Ministero delle imprese e del Made in Italy.
Il Portale per la Transizione 5.0
Si tratta della piattaforma Informatica attivata sul sito del GSE che consente la presentazione delle comunicazioni preventive dirette alla prenotazione del credito d’imposta “Transizione 5.0”. Inoltre il Portale accoglie le comunicazioni di conferma relative all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione. L’accesso avviene tramite SPID. Come già precisato nei nostri precedenti articoli, vedi qui la presentazione da parte dell’ing. Sergio Botta, il piano Transizione 5.0 prevede consistenti agevolazioni, entro un plafond di 300mila euro, per le spese di:
-beni strumentali, materiali e immateriali, già agevolati con il piano Transizione 4.0;
-impianti finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili;
-formazione su tecnologie per la transizione digitale ed energetica.
Risparmio energetico obbligatorio
Il credito di imposta è riconosciuto a condizione che si realizzi una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% del processo interessato dall’investimento. In particolare, la riduzione dei consumi energetici deve conseguire da investimenti in beni materiali e immateriali funzionali alla transizione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0” (Allegati A e B alla Legge 232/2016).
Tetti di spesa e bonus fino al 45%
Possono beneficiare del contributo tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa. Il Governo ha fissato un plafond di poco superiore a 1 miliardo di euro per quest’anno, di 3,1 miliardi per il 2025,e 415milioni per ognuno degli anni del quinquennio 2026-30. Il tetto massimo globale di spesa è 6,13 miliardi fissato dal decreto PNRR quater. L’ammontare del credito d’imposta varia in relazione alla quota d’investimento e alla riduzione dei consumi, seccondo la tabella qui sotto predisposta dal Mimit.
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