A seguito di numerose richieste ricevute dai lettori, concludiamo l’inchiesta dedicata alle porte per interni proponendo la classifica dei primi venti produttori per fatturato.
Nella prima parte dell’inchiesta abbiamo constatato la titubanza e le perplessità di molti rivenditori nei confronti del bonus 75% per le porte per interni ai fini dell’eliminazione delle barriere architettoniche. Altra inevitabile constatazione è che l‘installazione di questa merceologica di serramenti, perché essi tali sono, non ha goduto finora di alcuna agevolazione fiscale. Fino all’arrivo del bonus 75% introdotto dalla legge di bilancio 2022 per tutte le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025. Vedi al proposito anche la Circolare 17/E/2023 dell’Agenzia delle entrate.
Nella seconda parte abbiamo evidenziato le molte opportunità che si stanno aprendo per rivenditori (e produttori) grazie all’agevolazione appena citata. Il che fa presumere che il 2024 e il 2025 potrebbero essere gli anni del decollo delle porte per interni. Sempre che non intervengano ulteriori cambiamenti normativi, a oggi non previsti.
La classifica
A chiusura del ciclo di articoli sulle porte per interni, a seguito di numerose richieste, proponiamo la classifica dei orimi venti produttori di porte per interne, in ordine decrescente per fatturati 2022 e 2021. I dati sono tratti da note banche dati finanziarie.
Il Sistema Porte per interni
Collocato tradizionalmente all’interno del mondo del LegnoArredo, il Sistema Porte costituisce nel suo insieme un’eccellenza italiana, in cui si confrontano capacità produttive seriali, innovazione, design e origini artigiane. Comunque, sempre un Sistema di riferimento nel mondo del design in grado di esportare marchi e prodotti in molti paesi del mondo e che meriterebbe di esercitare una maggiore penetrazione sui mercati esteri. Certamente, è un settore segnato da un’altissima frammentazione produttiva. Come mostra una nota banca dati che evidenzia per il codice Ateco 16.23.1 Fabbricazione di porte e finestre in legno (escluse porte blindate) la presenza di 6.277 aziende di cui 1.241 società di capitali. Il fatturato complessivo di queste imprese risulta pari a 2.265.825.248 €. Come nota marginale, invito i lettori a dividere il fatturato complessivo per il numero delle aziende. Si rimarrà sorpresi.
Fatturato normalizzato
Nel nostro caso, per questa prima volta, ci siamo concentrati sui primi venti produttori di porte per interni. In qualche caso, non molti per la verità, i dati hanno dovuto essere rielaborati per offrire una fotografia del settore il più possibile aderente alla realtà. Questa operazione di rettifica si è resa necessaria nel caso di alcune aziende che, oltre alle porte, presentano produzioni di altro tipo. In funzione della singola azienda si è adottato uno specifico fattore di correzione del valore di fatturato sulla base di informazioni provenienti da istituzioni finanziarie, da titolari e dirigenti d’azienda e in un caso da ex funzionari. In particolare, si sono adottati dei fattori di rettifica per le aziende Braga (porte, semilavorati per porte, pellet, casseri), Cocif (porte, portoncini e finestre), Erre Zeta (porte e ferramenta), Nusco (porte e finestre) e Rimadesio (porte e arredo). Il dato del fatturato normalizzato permette di paragonare adeguatamente le aziende e le loro performance.
Fotografia dei distretti industriali
I primi venti produttori industriali presentano un fatturato aggregato per il 2022 di oltre 620 milioni di euro. Il 13% in più rispetto all’anno precedente. La crescita a doppia cifra è da legare molto probabilmente agli effetti collaterali dei grandi lavori di riqualificazione energetica, come il Superbonus, che si sono riverberati positivamente anche sul comparto delle porte per interni. I produttori industriali, almeno i primi venti, sono prevalentemente collocati in Piemonte, Lombardia, Triveneto, Emilia-Romagna e Marche. Solo due al Sud. La tabella è una perfetta fotografia dei distretti industriali del settore. Quanto ai nomi di punta, Braga Spa si posiziona al primo posto seguita a ridosso dal Gruppo Garofoli, comprendente Garofoli Spa e Gidea srl, e quindi da Bertolotto Spa.
Posizionamento per crescita
Ovviamente, come già detto a proposito della classifica dei produttori di finestre, vedi news, non vi è legame tra il posizionamento nella classifica per fatturato, EBITDA ed indici di qualità di prodotto. Riportiamo anche un’altra tabella che riprende, in ordine crescente, i tassi di crescita tra il 2021 e il 2022 E’ utile per comprendere alcune dinamiche di mercato legate alle agevolazioni fiscali degli ultimi anni. Il divario tra le aziende è davvero consistente. Il top performer è la Nusco Spa con il 61% di crescita tra 2021 e 2022 (solo per le porte interne). E’ seguita da Zanini e Lualdi.
Ringraziamenti ed avvertenze
Anzitutto si ringrazia il Gruppo di lavoro che ha collaborato alla redazione di questa classifica. Peraltro, il Gruppo di lavoro che ha lavorato sui Bilanci 2022 e 2021 e che si è avvalso di fonti certe ed attendibili, ha verificato i dati rielaborati. Ciò nonostante, esso non esclude la presenza di errori o omissioni, più che comprensibili in una prima edizione. Chi avesse delle considerazioni in merito, è pregato di rivolgerle utilizzando l’indirizzo mail qui a seguire.
Ennio Braicovich, mail
Foto in alto: Porte per interni, elemento centrale di uno Showroom di porte e finestre. doc. EntraConcept
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