L’azienda comunica la riapertura del servizio di acquisto dei crediti di imposta da bonus edilizi. L’acquisizione dei crediti da parte di Poste Italiane è rivolta esclusivamente alle persone fisiche e limitata alle cosiddette prime cessioni per un ammontare massimo di 50mila euro
E alla fine anche Poste Italiane si è decisa a riaprire il servizio di acquisizione dei crediti derivanti da bonus edilizi. “Un’iniziativa in linea con le indicazioni del Governo – afferma l’amministratore delegato Matteo Del Fante – che conferma il sostegno costante di Poste Italiane alle famiglie e al sistema Paese”. La riapertura dell’acquisto dei crediti avviene “dopo una temporanea sospensione finalizzata all’adeguamento delle procedure di controllo, elaborazione, acquisizione delle pratiche a quanto disciplinato dai molteplici interventi legislativi in materia”.
I molti paletti di Poste Italiane
In effetti il servizio viene offerto con molte limitazioni rispetto alla prima versione quando i criteri di vaglio delle pratiche erano veramente a maglie larghe. Meglio così. Indispensabili le precisazioni preliminari. Chiunque voglia chiedere la cessione del proprio credito d’imposta a Poste Italiane è invitato a leggere con attenzione il contratto al fine di valutare con piena consapevolezza i requisiti oggettivi e soggettivi, il set documentale richiesto, che è piuttosto corposo, e la tempistica del processo. Altra precisazione ritenuta necessaria: la comunicazione di cessione sul sito di Agenzia delle Entrate deve essere effettuata solo dopo aver ricevuto l’accettazione contrattuale della proposta da parte di Poste Italiane.
Qui puoi accedere al servizio dell’azienda
Limiti di Poste Italiane
Anzitutto l’acquisizione dei crediti è rivolta esclusivamente alle persone fisiche e limitata alle cosiddette prime cessioni per un ammontare massimo di 50mila euro. Poste Italiane, inoltre, al momento non acquista nessun credito d’imposta che sia stato oggetto di precedente trasferimento, inclusi i crediti di imposta maturati a seguito di sconto in fattura. Poste Italiane valuta l’acquisizione unicamente di quei crediti d’imposta in relazione alla cui cessione il cedente si sia avvalso di entrambe le figure che seguono:
-un intermediario fiscale riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate per effettuare la trasmissione del “modulo di esercizio dell’opzione di cessione del credito d’imposta” all’Agenzia delle Entrate.
-un asseveratore.
I crediti di imposta cedibili
Sono:
– Superbonus 110%, credito d’imposta ripartito in 5 quote annuali o in 4 quote annuali per le spese sostenute dal 2022;
– Ecobonus ordinario, ripartito in 10 quote annuali;
-Sismabonus ordinario (misure antisismiche), ripartito in 5 quote annuali;
-Ristrutturazione o Bonus Casa (recupero patrimonio edilizio), ripartito in 10 quote annuali;
-Recupero o restauro facciate, ripartito in 10 quote annuali, cedibile solo per le rate residue a partire dal 2024 in poi;
-Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, ripartito in 10 quote annuali;
-Eliminazione delle barriere architettoniche, in 5 quote annuali.
Quanto Poste Italiane corrisponde
L’importo liquidato dall’azienda per la cessione di crediti d’imposta con recupero, rispettivamente, in quattro, cinque e dieci anni (con cessione di tutte le annualità) è pari a:
–94 euro per ogni 110 euro di credito d’imposta per gli interventi relativi al Superbonus 110 con recupero in 4 anni (pari all’85,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato).
–84,5 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 5 anni (pari all’84,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato).
–70 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 10 anni (pari al 70% del valore nominale del credito d’imposta maturato).
Si invita, infine, a leggere con molta attenzione le informazioni relative alla principale documentazione richiesta. Clicca qui.
EB