Via libera finale al Regolamento sulla progettazione ecocompatibile detto anche Regolamento Ecodesign. Il provvedimento sostituisce l’attuale direttiva 2009/125/CE vecchia di 15 anni che riguardava sostanzialmente i prodotti che consumano energia. Ora il campo di applicazione diviene ben più vasto e riguarda quasi tutti i prodotti immessi sul mercato UE alll’insegna dell’economia circolare, del risparmio di energia e di materie prime. I prodotti da costruzione sono compresi. Le finestre pure. Il testo del Regolamento.
La Transizione verde avanza con il Regolamento sulla progettazione ecocompatibile o Ecodesign approvato in maniera definitiva dal Consiglio dopo che il Parlamento europeo l’aveva licenziato a fine aprile a grandissima maggioranza, vedi news. A breve, dopo le firme della presidente del Parlamento europeo e del presidente del Consiglio, il Regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della UE. Due gli anni di tempo per applicarlo.
Progettazione ecocompatibile
Il Regolamento riguarda tutti i tipi di prodotti, con pochissime eccezioni: alimenti, mangimi, medicinali, organismi viventi, automobili e prodotti destinati alla difesa e alla sicurezza. Introduce nuovi requisiti quali: –
-la durabilità;
-la riutilizzabilità;
-la possibilità di miglioramento e
-la riparabilità dei prodotti;
-norme riguardanti la presenza di sostanze che ostacolano la circolarità, l’efficienza energetica e delle risorse, i contenuti riciclati, la rifabbricazione e il riciclaggio, l’impronta di carbonio e l’impronta ambientale, nonché obblighi di informazione, tra cui un passaporto digitale di prodotto.
In sintesi, l’Ecodesign
I prodotti devono durare più a lungo e devono essere più facili da riparare, aggiornare e riciclare. I requisiti di sostenibilità dovrebbero avere la priorità, ad es. acciaio, alluminio, tessili, mobili, pneumatici, prodotti chimici. Introduce il divieto di distruggere indumenti e calzature invenduti. Le nuove norme mirano a migliorare vari aspetti dei prodotti durante tutto il loro ciclo di vita per renderli più durevoli e affidabili, più facili da riutilizzare, aggiornare, riparare e riciclare, utilizzare meno risorse, energia e acqua.I requisiti specifici del prodotto saranno delineati dalla Commissione attraverso la legislazione secondaria.
Atti delegati
Entro nove mesi, infatti, la Commissione approverà degli atti delegati che preciseranno le misure verso prodotti come:
a) ferro e acciaio;
b) alluminio;
c) prodotti tessili, in particolare indumenti e calzature;
d) mobilio, compresi i materassi;
e) pneumatici;
f) detergenti;
g) vernici;
h) lubrificanti;
i) sostanze chimiche;
j) prodotti connessi all’energia per i quali devono essere definiti per la prima volta requisiti di progettazione ecocompatibile o per i quali le misure esistenti adottate a norma della direttiva 2009/125/CE devono essere riesaminate nel quadro del presente regolamento; e
k) prodotti della tecnologia dell’informazione e della comunicazione e altri prodotti elettronici.
Passaporto digitale
I consumatori saranno più informati grazie ai “passaporti dei prodotti” digitali contenenti informazioni accurate e aggiornate consentiranno ai consumatori di fare scelte di acquisto informate. La Commissione gestirà un portale web pubblico che consentirà ai consumatori di cercare e confrontare le informazioni incluse nei passaporti dei prodotti.
Che cosa è la progettazione ecocompatibile
La progettazione ecocompatibile è un approccio che mira a creare prodotti sostenibili, riducendo l’impatto ambientale durante tutto il loro ciclo di vita. Questo include aspetti come la durabilità, la riparabilità, la riciclabilità e l’efficienza energetica. Il nuovo Regolamento Ecodesign introdotto dall’Unione Europea amplia il campo di applicazione e stabilisce requisiti più rigorosi per i prodotti immessi sul mercato
Qui sotto il testo del Regolamento
Ennio Braicovich