Le aziende dell’arredo di FederlegnoArredo valutano positivamente il prossimo arrivo del Regolamento Ecodesign. Ne dà conto in un’intervista a IlSole24Ore di oggi Maria Porro, presidente di Assarredo. L’Ecodesign for Sustainable Products Regulation riguarda un’ampia gamma di prodotti, dai mobili ai tessili, ai giocattili, ai pneumatici e pure alle finestre. Obiettivo: prodotti più efficienti dal punto di vista energetico, durevoli, riutilizzabili, riparabili, riciclabili e sempre più realizzati con materiali riciclati.
In primavera, come da noi anticipato qui, l’Assemblea plenaria del Parlamento europeo, molto probabilmente approverà il Regolamento Ecodesign, ovvero l’Ecodesign for Sustainable Products Regulation. Poi, la palla passerà al Consiglio dei capi di Stato e di Governo. Un passaggio ritenuto senza problemi visto che, poco prima di Natale, la bozza di regolamento è stata approvata dal Coreper, il comitato dei rappresentanti dei governi del Consiglio. Le previsioni parlano di una possibile pubblicazione del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea nel corso dell’anno.
Regolamento Ecodesign e arredo
Della futura legge offre una valutazione positiva Maria Porro, presidente di Assarredo, associazione di FederlegnoArredo anche se non nega che ci vorrà tempo per una sua piena applicazione: “I tempi sono ancora lunghi, ci vorranno almeno un paio d’anni per arrivare alla definizione di questi requisiti di sostenibilità, attraverso i cosiddetti Atti delegati, che poi dovrebbero essere riportati in un passaporto digitale”.
Requisiti e ostacoli
E aggiunge: “Esiste già una lista di requisiti che i prodotti di design dovranno avere tra cui la durabilità, la possibilità di riutilizzo, la disponibilità di ricambi, la riparabilità, la disassemblabilità, la presenza di sostanze pericolose, le informazioni sul prodotto“. Di ostacoli parla Edi Snaidero, presidente di Efic, la federazione che raggruppa le diverse associazioni europee del mobile, che si augura il Regolamento Ecodesign non si traduca in di burocrazia e costi per le imprese.
I prodotti coinvolti
Oltre ai mobili, il nuovo Regolamento si applicherà a parecchie categorie di prodotti. In totale 12 prodotti finiti e sette intermedi, dai mobili al tessile, dagli indumenti alle calzature, dagli pneumatici ai giocattoli, dai metalli ai polimeri. E, poi, prodotti chimici, elettrici ed elettronici, ferro, acciaio, alluminio, vernici, lubrificanti. Tra i prodotti, come ci ha confermato, la segreteria del Parlamento, anche le finestre. Tra gli obiettivi del Regolamento Ecodesign, avere prodotti “più efficienti dal punto di vista energetico, durevoli, riutilizzabili, riparabili, riciclabili e sempre più realizzati con materiali riciclati”. Uno strumento importante sarà il Passaporto Digitale del Prodotto, Digital Product Passport, su cui presto torneremo.
EB
Immagine: doc. Parlamento europeo