Nella zona di Porta Romana a Milano un vasto complesso religioso, destinato a ospizio per gli anziani, abbandonato da tempo, è stato oggetto di un rilevante progetto di riqualificazione urbana. Lo ha firmato l’architetto Michele Delucchi. I componenti finestrati, tantissimi, rappresentano la cifra stilistica dominante dell’involucro a vista. Horti, questo il nome del progetto, su 14.600 mq comprende 74 unità immobiliari, due unità multifunzionali ad uso ufficio una autorimessa, e un grande polmone verde nel cuore di Milano, aperto ai cittadini. Un progetto certificato Leed Gold.
Situato tra le vie Lamarmora e Orti, un vasto complesso religioso, costruito tra il settecento e il novecento, abbandonato da tempo, già sede di un ospizio per anziani fino agli anni 80, è stato oggetto di un intervento di profonda riqualificazione urbana a cura dello Studio dell’architetto Michele De Lucchi. Nel 1996 la proprietà degli immobili è passata all’Università Cattolica del Sacro cuore di Milano e acquisita a fine 2017 da BNP Paribas Real Estate che ne ha realizzato il recupero ed il restauro. L’investimento è stato di 100 milioni di euro. In sé i lavori di riqualificazioni sono costati 49-461.132€
Profonda riqualificazione urbana
Il complesso milanese constava di una villa con annessa una cappella, al centro del parco, di una “casa di cura e ricovero per anziani indigenti e servizi collegati all’attività dell’ospizio”. Al centro un meraviglioso giardino storico di 10mila metri quadrati un tempo utilizzato per la coltivazione di erbe medicinali. Ora il progetto ha trasformato la proprietà in un grande complesso di edilizia mista. La villa è stata infatti ristrutturata e ricostruita nella sua forma più originale ridonandole lo splendore che aveva alla fine dell’Ottocento, con balconate grandi e aperte. Sono stati, inoltre, recuperati i colonnati di ghisa che erano rimasti ingabbiati, a causa degli interventi più recenti, all’interno delle strutture in cemento armato. L’ex Chiesa annessa è destinata ora a spazio multifunzionale ad uso ufficio. Alla fine dei lavori il complesso è stato certificato in classe energetica A e registrato Leed Gold.
Una nuova vita
La ristrutturazione della struttura ottocentesca ha portato alla realizzazione di 25 abitazioni di lusso. A sua volta, l’antica lavanderia industriale del convento, un corpo basso in mattoni rossi a vista, che serviva alle suore per le attività di assistenza degli anziani, è stata recuperata. In seguito è diventata la sede della Fondazione Elpis, realtà milanese dedicata all’arte contemporanea e all’arte emergente. Inoltre, è stato trasformato l’edificio di fronte a via Orti in 6 ville indipendenti, mentre su via Lamarmora sono stati costruiti 45 nuovi appartamenti. Alcune parti degli edifici sono state demolite ed è stato aperto il portico che si affaccia sul giardino centrale. La ristrutturazione della facciata degli Orti e il nuovo complesso Lamarmora hanno reso visibile l’asse centrale che incornicia i giardini.
Un parco di 10mila mq
Ispirato all’idea medievale dell’’hortus conclusus’, il giardino recintato, il parco ha mantenuto il suo carattere storico. Il progetto ha ripristinato l’assetto originario, e valorizzato l’essenza esistente e preservando gli alberi ad alto fusto come i cedri del Libano e i tigli. Nelle superfici a prato trovano spazio siepi e aiuole geometriche con piante aromatiche perenni, come lavanda, salvia, artemisia, calendule, anemoni. Un sistema di irrigazione completamente automatizzato, alimentato da un meccanismo di recupero dell’acqua piovana, permette di ridurre il consumo idrico e i costi di gestione.
Aperto al pubblico
Del parco, aperto al pubblico in determinati giorni e orari, beneficiano sia le unità dell’ala Horti, con terrazze che si affacciano sull’ampio giardino e sul verde privato, sia le unità dell’ala Lamarmora, con ampie vetrate che si affacciano sull’abside della chiesa. Per l’accesso: l’ingresso è in via Orti 25, aperto da lunedì a sabato, ore 9-19 da aprile a ottobre, ore 9-17 da novembre a marzo
La liberazione dell’edificio
Il primo obiettivo dello Studio di Michele de Lucchi è stato quello di liberare l’edificio da tutte le sovrapposizioni avvenute nel tempo. Ha rimodellato l’antica ed originale forma attraverso la riqualificazione dell’impianto architettonico centrale e simmetrico, il restauro dell’ampio portico che si affaccia sul giardino storico, e il montaggio delle porte e delle finestre nelle loro proporzioni originali, incorniciate dal legno. L’intero progetto, i cui interni sono a firma di Daniele Fiori (studio DFA Partners), è stato certificato Leed Gold.
La cifra stilistica
Ne risulta un forte addensamento di componenti finestrati, vedi il lato in via Lamarmora, tali da rappresentare la cifra stilistica dell’involucro a vista. Finestre, porte, finestre, facciate vetrate, partizioni e porte trasparenti, in legno e in alluminio, altamente isolanti termicamente. E poi, persiane e scuri in legno e in alluminio. Il tutto ad opera dello specialista Italserramenti, come vedremo in un articolo ad hoc qui.
Scheda del progetto
Intervento di riqualificazione urbana
Proprietà BNP Paribas Real Estate
Progettista Michele de Lucchi
Imprese Ediltecno Restauri
Impresa Costruzioni Grassi & Crespi
Direzione Lavori PRO ITER P&CM
Infissi: Italserramenti
Luogo Milano
Foto: Studio de Lucchi – BNB, Diego DePol