In corrispondenza con l’apertura della stagione del riscaldamento l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile pubblica opportunamente il decalogo del risparmio energetico. Si tratta di 10 utili consigli per i consumatori. Manca l’11.mo: a disposizione di consumatori e imprese vi sono consistenti agevolazioni fiscali per la sostituzione di caldaie e serramenti obsoleti
Tra i tanti compiti di Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, vi è anche la promozione del risparmio energetico. In questo quadro Enea ha pubblicato ieri, clicca qui, il decalogo del risparmio energetico. Il periodo è quello giusto. In quasi tutta Italia si apre la stagione del riscaldamento. Così, molto opportunamente l’Agenzia offre alcuni consigli ai consumatori per ridurre i consumi e risparmiare in bolletta, senza rinunciare al comfort.
Le raccomandazioni di Enea
La prima raccomandazione è quella di monitorare e controllare i propri consumi, ad esempio, installando uno smart meter, ovvero un misuratore dei consumi in tempo reale, in grado anche di dialogare con il cellulare attraverso un’app. Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano spiega: “La prima strategia di risparmio è monitorare i consumi per identificare ed evitare gli sprechi, anche inconsapevoli. Lo scorso anno le misure comportamentali attuate dai cittadini hanno rivestito un ruolo significativo per conseguire l’obiettivo di contenimento dei consumi energetici nazionali”. E aggiunge: “Visti i risultati raggiunti, quest’inverno sarà ancora più importante impegnarsi sul fronte del risparmio energetico, per confermare o ridurre ulteriormente i consumi rispetto alla passata stagione”.
Il decalogo del risparmio energetico
Ecco i 10 consigli in dettaglio:
1-Installa sistemi di monitoraggio e controllo
Monitorare i consumi energetici attraverso contatori intelligenti è fondamentale per acquisire consapevolezza sulle proprie abitudini di consumo e per individuare tempestivamente eventuali perdite o malfunzionamenti.
2-Esegui la manutenzione degli impianti
Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (D.P.R. 74/2013).
3-Controlla la temperatura degli ambienti
Bastano 19°C per garantire il comfort necessario. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile.
4-Attenzione alle ore di accensione
Controlla in quale delle 6 zone climatiche d’Italia vivi: il numero di ore massime di accensione varia, per legge, in base alla zona climatica. Accendere l’impianto un’ora in meno al giorno e ridurre di un grado di temperatura, può portare a un risparmio energetico di circa il 15%.
5-Scherma le finestre durante la notte
Persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
6-Non coprire i radiatori
Evita di porre schermature davanti ai termosifoni, come tende o mobili, che ostacolano la diffusione del calore verso l’ambiente. Bene, invece, inserire materiali riflettenti tra muro e termosifone: anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.
7-Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo
Per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore.
8-Fai un check-up dell’abitazione
Affidati a un tecnico qualificato e fai valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. Puoi abbattere i consumi fino al 40%.
9-Installa valvole termostatiche
Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%.
10-Scegli soluzioni di ultima generazione
Sostituisci il vecchio impianto con uno a condensazione o a pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza.
L’impianto fotovoltaico per chi può
Un ulteriore motivo per adottare sistemi per monitorare i propri consumi energetici è la presenza di un impianto fotovoltaico installato in casa. Per chi dispone di tale impianto diventa fondamentale sincronizzare produzione e consumo di energia elettrica, sfruttando la domotica. Si tratta di quei sistemi che consentono di gestire da remoto gli apparecchi di casa, per avviare automaticamente le pompe di calore nel momento di picco di produzione dei pannelli e riscaldare gli ambienti nelle ore centrali della giornata, anche se non si è in casa. Secondo l’ultimo Rapporto GSE sul solare fotovoltaico, alla fine del 2022 l’82,5% dei circa 1,2 milioni di impianti in funzione in Italia erano installati nel settore residenziale, con una capacità complessiva di circa 5 mila MW, pari al 20% della capacità fotovoltaica totale.
Un aiuto al risparmio energetico
Oltre all’installazione di sistemi di monitoraggio, altre semplici azioni possono contribuire a ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti. Tra queste, evidenzia Enea, il check-up energetico del proprio appartamento per valutare lo stato di isolamento termico di pareti e finestre e dell’efficienza degli impianti di riscaldamento, che consente di abbattere i costi fino al 40%. Aggiungiamo noi che non si tratta solo di fare un check up energetico perché nella maggior parte dei casi, tre quarti circa del patrimonio abitativo nazionale (dati Enea), le unità immobiliari richiedono rilevanti interventi su tetti, muri, finestre e caldaie che possono portare a significativi risultati di risparmio energetico.
Cosa manca
A nostro avviso il decimo ‘comandamento’ avrebbe potuto raccomandare non solo la sostituzione del “vecchio impianto con uno a condensazione o a pompa di calore ad alta efficienza” e adottare “cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza”. Avrebbe dovuto includere anche la sostituzione dei vecchi serramenti con quelli di ultima generazione. Molto più prestazionali. Sarebbe stato anche opportuno evidenziare che finestre e caldaie godono di significative agevolazioni fiscali comprese tra il 50% e il 65%. In conclusione, bene, quindi, il decalogo del risparmio energetico ma si poteva fare di più. Poco di più.
Ennio Braicovich
Immagine: doc. Unione europea