Alla luce della pubblicazione del Manuale Anit “Il Bilancio energetico dei serramenti” richiamiamo i principali risultati di un corposo studio affidato da Eurowindoor alla società di consulenza in fisica edilizia Ingenieurbüro Prof. Dr. Hauser GmbH. Lo studio dimostra che le politiche di sostituzione delle finestre possono rappresentare un enorme potenziale di risparmio energetico. Inoltre, tali politiche basate attualmente sul solo valore Uw, dovrebbero essere sostituite da requisiti di bilancio energetico per ottimizzare e garantire la loro efficienza.
Qualche anno fa la Federazione europea dei serramentisti Eurowindoor aveva commissionato uno studio paneuropeo sul risparmio energetico determinato dalla sostituzione delle finestre alla società di consulenza in fisica edilizia Ingenieurbüro Prof. Dr. Hauser GmbH. Alla luce della pubblicazione del Manuale Anit “Il Bilancio energetico dei serramenti” , che ha suscitato un deciso interesse tra i lettori, pubblichiamo una breve sintesi dello lavoro, che consta di 137 pagine, che può essere scaricato liberamente qui.
Consumi di energia e risparmio energetico
Circa il 25% del consumo energetico in Europa è direttamente collegato al settore domestico, di cui il consumo di riscaldamento negli edifici esistenti rappresenta circa il 70% nei paesi dell’Europa centrale. Ad esempio, la Germania con un consumo energetico totale di 665 TWh con 462 TWh per il riscaldamento degli ambienti (69,5%). Tale percentuale è superiore ancora più nei paesi dell’Europa settentrionale a causa delle temperature esterne medie più basse nel periodo di riscaldamento.
Il patrimonio edilizio europeo
Un’analisi approfondita mostra che il 57% del patrimonio edilizio residenziale è stato costruito prima del 1980 e un ulteriore 22% è stato costruito tra il 1980 e il 2000. Esiste un grande potenziale per il patrimonio edilizio esistente per contribuire al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di CO2, migliorando allo stesso tempo il clima interno degli edifici.
Ristrutturazione e sostituzione delle finestre
È quindi fondamentale definire politiche di ristrutturazione economicamente vantaggiose che possano migliorare le prestazioni del patrimonio edilizio esistente, sia in termini di energia che di clima interno. Al proposito la sostituzione delle finestre assume un ruolo significativo. Lo scopo principale di questo studio è dimostrare come le politiche di sostituzione delle finestre (basate su ipotesi tecniche) possano supportare il risparmio energetico mantenendo soluzioni accessibili per gli utenti finali. Lo studio dell’ Ingenieurbüro Prof. Dr. Hauser GmbH descrive anche perché le prestazioni delle finestre dovrebbero essere valutate non solo in base alle loro sole prestazioni di isolamento termico, come solitamente affrontato dalle normative edilizie, ma anche in base ai guadagni solari gratuiti che ne derivano (approccio del bilancio energetico/energy balance approach).
Sostituire per risparmiare
Sulla base di simulazioni effettuate su edifici residenziali europei rappresentativi, lo studio dimostra che la sostituzione delle finestre contribuisce in modo significativo a ridurre il consumo energetico in Europa, a condizione che vengano adottate misure appropriate per garantire le prestazioni delle finestre sostitutive. La sostituzione delle finestre può facilmente far risparmiare più del 15% dell’intero fabbisogno di riscaldamento del patrimonio edilizio esistente. Inoltre, questo contributo significativo può essere ottenuto in modo più efficace se le politiche si basano su requisiti di bilancio energetico, combinando sia i guadagni solari minimi (= fattore solare minimo “valore g”) sia le dispersioni di calore massime (= valore Uw massimo) in un “requisito di bilancio energetico” complessivo.
Bilancio energetico
Guadagno solare (valore g) Dispersioni termiche (valore U) Bilancio energetico
Approccio al bilancio energetico
Oggi la maggior parte dei paesi europei utilizza requisiti tecnici per la sostituzione delle finestre basati sul solo valore Uw, mentre i requisiti del bilancio energetico possono far risparmiare fino al doppio di energia e CO2. Lo studio dimostra che i requisiti del bilancio energetico potrebbero far risparmiare fino a 280 TWh/anno* (vedi nota a pie’ di pagina) e fino a 67 Mt di CO2/anno in tutta Europa se implementati nelle politiche di ristrutturazione delle finestre. Un simile approccio, oltre a garantire il raggiungimento di risparmi energetici e di CO2, stimolerebbe anche l’innovazione nel settore edile, poiché l’obiettivo non verrebbe fissato tramite un solo parametro (valore Uw), ma tramite una combinazione di parametri.
Criteri più raffinati
I requisiti del bilancio energetico forniscono un quadro più accurato delle prestazioni di una finestra in un edificio. Alla fine del rapporto gli autori forniscono raccomandazioni per l’implementazione dei requisiti del bilancio energetico. I principali criteri di successo per l’implementazione dei requisiti di bilancio energetico e la garanzia dell’efficienza delle politiche di sostituzione delle finestre sono i seguenti:
– Le politiche di sostituzione delle finestre basate su requisiti del solo valore Uw dovrebbero essere sostituite da requisiti di bilancio energetico per ottimizzare e garantire la loro efficienza;
– Le equazioni di bilancio energetico dovrebbero essere definite a livello nazionale per tenere conto delle condizioni climatiche locali, delle tradizioni edilizie ecc;
– I requisiti di bilancio energetico dovrebbero essere basati sulla cost optimality (vedi qui);
– Per i paesi dominati dal raffrescamento, le politiche dovrebbero includere risparmi prevedibili per il raffrescamento poiché rappresentano una parte significativa dei consumi degli edifici.
I tanti fattori
Infine, dovrebbe essere evidenziato che il risparmio energetico è solo uno dei fattori trainanti per la sostituzione delle finestre. Altri fattori che contano sono: più luce naturale, evitando il surriscaldamento, l’aggiornamento della progettazione (inclusa l’espressione visiva dell’edificio, la sicurezza e l’accessibilità in uso, la protezione contro il rumore, la resistenza ai furti ecc.) e naturalmente – ma non meno importanti – le considerazioni sui costi.
Ennio Braicovich
N.B.: il TWh, terawattora, è una quantità enorme di energia pari a 1000 GWh, gigawattora.