Intervenendo in Senato, il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha precisato che non esiste deroga al taglio di sconto in fattura e cessione dei crediti previsti dal DL 39/2024 per i lavori agevolati dal Superbonus o da altri bonus edilizi. Questo se al 30 marzo 2024 non risulta sostenuta alcuna spesa, documentata da fattura, per lavori già effettuati
La 6a commissione Finanze e Tesoro del Senato sta esaminando il DL 39/2024 detto anche deecreto “Agevolazioni fiscali” per la sua conversione in legge. Intervenendo in quella sede il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha fatto il punto sulle nuove regole relative all’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito d’imposta.
Ruffini su sconto e cessione
Dopo aver ricapitolato i principi inspiratori del decreto-legge che ha praticamente cancellato le opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito, Ruffini si è soffermato sullo status delle spese per i lavori da Superbonus e altri bonus edilizi sostenute dopo il 30 marzo 2024. Egli ha precisato, riferisce FiscoOggi, rivista online dell’AdE, che non esiste alcuna deroga per sconto e cessione se il contribuente non ha sostenuto per questi lavori alcuna spesa, documentata da fattura.
No alla remissione in bonis
Inoltre, il direttore dell’Agenzia delle entrate ha precisato che il decreto “Agevolazioni” non ammette il ricorso alla remissione in bonis in relazione all’obbligo di comunicazione previsto per l’esercizio dell’opzione per la cessione dei crediti o per lo sconto in fattura.
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