Normatore ed esperto qualità, l’arch. Mario Sanvito analizza in dettaglio la nuova UNI 10818:2023 sulla fornitura in opera e posa di serramenti e chiusure oscuranti. Pur apprezzando le novità contenute nel documento, Sanvito ne evidenzia gli aspetti migliorabili.
Ospitiamo volentieri l’intervento di Mario Sanvito sulla nuova norma UNI 10818 sulla posa di serramenti e chiusure oscuranti. Normatore di lungo corso, Sanvito è membro di diversi Gruppi di lavoro UNI tra cui l’UNI/CT 033/GL 12 “Finestre, porte, chiusure oscuranti e relativi accessori” che ha redatto la nuova versione della UNI 10818 “Finestre, portefinestre, porte pedonali e chiusure oscuranti – Ruoli, responsabilità nel processo di fornitura in opera”. Con l’occasione si ricorda che l’arch. Sanvito interverrà al prossimo Made Expo nell’ambito dei 5 convegni organizzati da Acmi, Anfit e Finco, vedi news.
Premetto anzitutto che il giudizio sulla nuova UNI 10818 è positivo. Essa rappresenta un sensibile progresso rispetto alla versione della norma del 2015. Tuttavia, non si può evitare di esprimere alcune considerazioni che offro qui di seguito.
La norma UNI 10818:2023 vista in dettaglio
1 – Esistendo ora le norme UNI 11673 sulla Posa dei serramenti, si può fare riferimento ad esse per la progettazione della posa e per la qualificazione delle varie figure.
2 – Processo di fornitura e posa.
Ci si aspetta siano trattate:
- la fornitura del prodotto con compiti e responsabilità degli operatori coinvolti e poi
- la posa con i compiti e responsabilità degli operatori coinvolti
La fornitura arriva verso la fine della norma proprio perché prima o poi il serramento va fornito
3 – la progettazione (architettonica) è messa in pompa magna, ma poi è una premessa per il progetto di posa, vero protagonista della norma, sviluppato da altri operatori.
Ed il progetto architettonico non richiama le prestazioni del serramento che deve dichiarare (quelle della CPR, tanto per capirci) ed i relativi valori. Si poteva fare riferimento alla UNI 11173 sui criteri di scelta dei serramenti. (Il titolo completo di questa norma è “Serramenti esterni e facciate continue – Criteri di scelta delle caratteristiche prestazionali di permeabilità all’aria, tenuta all’acqua e resistenza al carico del vento”).
4 – Altro assente in questo fiorire di figure professionali è la elencazione della documentazione che ognuno deve fornire. Sappiamo tutti che il fabbricante del serramento deve marcare CE il prodotto e compilare la DoP e le istruzioni. Nella UNI 10818 non vi è accenno a questo obbligo di legge, europea e italiana.
5 – Forse, invece di seguire lo schema tardo ‘800 con ossequio agli iscritti agli Albi (che di fatto nei lavori privati incidono poco o nulla, nel senso che fa molto il fabbricante ed il posatore) era opportuno ricordare prima i compiti dei vari personaggi (pardon! operatori) e poi farli apparire nel processo di progettazione, fornitura, posa, verifica.
6 – Non si creda che il giudizio sia negativo; è positivo ma sarebbe piaciuto vedere più punti scritti come fatto in 6.1 (sintetico ed efficace). Per contro in 6.6 ancora una volta non si parla dei documenti da fornire e della marcatura CE (eppure esiste un Decreto Ministeriale, il DM 106/2017, con multe e reclusione per chi non osserva la CPR).
7 – Tabella 1: fase 8, appare il fornitore dei serramenti; fase 9 appare il posatore. Sono messi come figure secondarie anche se il tema cardine della norma sono i giunti di posa.
8 – Grazie al documento RAL tedesco, al quale ci si è ispirati, la norma è più tecnica e meno “commerciale” della precedente. Sia ben chiaro che gli aspetti commerciali vanno coordinati con quelli tecnici.
Mario Sanvito, normatore ed esperto qualità
Immagine: doc. Wuerth
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