Maggior fornitore, a livello mondiale, nel campo dei sistemi per facciate e finestre in alluminio, acciaio e PVC Schüco ha rilasciato il suo Rapporto annuale per il 2023 che attesta un fatturato in lieve arretramento. Nel Rapporto si tracciano il bilancio dell’anno appena passato e le prospettive e gli obiettivi di medio e lungo termine. Con una bussola precisa: la decarbonizzazione dell’involucro edilizio.
Anno duro il 2023 anche per Schüco come pure per altri fornitori di sistemi di finestre e facciate gravitanti nel Centro e Nord Europa.
I dati di Schüco
Il Gruppo Schüco ha chiuso l’anno finanziario 2023 con un fatturato totale di 2,11 miliardi di euro, in diminuzione del 7,4% rispetto all’anno precedente. Le ragioni del lieve arretramento sono diverse: congiuntura edilizia dura in alcune parti d’Europa, crisi energetica e carenza di manodopera, alti costi dei materiali, aumento dei costi salariali e dei tassi di interesse. Nel 2023, l‘azienda ha impiegato in media, in tutto il mondo, 6.750 dipendenti: 4mila in Germania e 2750 al di fuori della Repubblica federale.
Sistemi in alluminio e acciaio
Il settore delle costruzioni metalliche (alluminio e acciaio) ha realizzato un fatturato globale di 1.770 milioni di euro, il 2,7% in meno rispetto all’anno precedente. Al di fuori dell’Europa, la divisione ha realizzato un fatturato di 421 milioni. Quest’anno l’India ha potuto continuare il suo trend di crescita positivo e la Cina è riuscita a riprendere notevolmente il ritmo dopo la pandemia del coronavirus. Anche il Sud America si è sviluppato bene. Effetti altrettanto positivi si sono avuti grazie alla forte domanda soprattutto in Arabia Saudita, dove Schüco ha investito molto nello sviluppo del mercato.
Segno meno per l’Europa
Nel corso del 2023 il vecchio continente ha dovuto affrontare grandi sfide che hanno avuto un impatto negativo sulle vendite. L’area dell’Europa ha realizzato un fatturato di 649 milioni di euro, l’8,8% in meno rispetto all’anno precedente. Lituania e Repubblica Ceca hanno registrato sviluppi positivi. Organizzazioni forti come quelle di Francia e Italia sono riuscite a resistere. Pure i mercati della penisola iberica sono rimasti stabili. Le rimanenti regioni del Benelux e dei paesi nordici sono state inferiori alle aspettative.
Germania in crisi
Gli alti prezzi dell’energia e dei materiali, l’aumento dei costi salariali e dei tassi di interesse, la carenza di manodopera, gli ostacoli normativi e la mancanza di sicurezza nella progettazione hanno portato il settore edile in Germania a una grave crisi, vedi news. La Divisione costruzioni metalliche nel mercato interno ha registrato un fatturato di 556 milioni di euro, del 7,3% inferiore al livello dell’anno precedente.
La Divisione PVC
Nel 2023 la Divisione Materie Plastiche ha sofferto del massiccio peggioramento della situazione degli ordinativi nell’edilizia residenziale, in particolare nel mercato principale della Germania. Con 118 milioni di euro, le vendite in Germania sono state inferiori del 18,6% rispetto all’anno precedente mentre i mercati di Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Turchia sono riusciti a superare le vendite dell’anno precedente. A livello globale, la Divisione Materie Plastiche ha realizzato un fatturato di 345 milioni di euro, che corrisponde a una diminuzione percentuale del 17,9%. Nella seconda parte vedremo dove sta puntando con decisione la multinazionale e come sta realizzando la decarbonizzazione. (continua)
a cura di Ennio Braicovich