Continua l’analisi dettagliata delle carenze delle dotazioni energetiche delle case degli italiani scoperte dall’indagine Istat su un campione di 54 mila famiglie. Se in molti casi i serramenti sono da rifare, i vetri a lastra singola sono un buco energetico e una perenne fonte di pericolo e un attentato alla sicurezza delle persone.
Nelle puntate precedenti, prima e seconda, abbiamo visto dai risultati dell’indagine Istat effettuata su un campione di 54 mila famiglie che serramenti e vetri sono da rifare in mezza Italia. La ricerca è stata effettuata solo sulle dotazioni energetiche delle residenze abituali, escludendo le seconde case. Istat ha scoperto infatti che solo 6 famiglie su 10 hanno i doppi vetri. Posseggono, quindi, finestre dotate di vetri a lastra singola solo 4 su 10. E che quindi almeno 4 famiglie su 10, se non di più, hanno vetri e serramenti obsoleti.
Dove i serramenti e vetri doppi
In questa terza parte vedremo la distribuzione territoriale delle case che posseggono i doppi o tripli vetri. In trasparenza osserveremo, quindi, la distribuzione delle abitazioni dotate di finestre con vetri a lastra singola. Vedremo anche la distribuzione geografica degli impianti di condizionamento. La metà delle famiglie (48,8%) dispone di un sistema di condizionamento. La diffusione è sostenuta in tutte le aree del Paese: 51,2% nel Mezzogiorno, 49,1% al Nord e 44,2% al Centro. Si tratta di un fenomeno rilevante dal punto di vista della spesa energetica visto che notoriamente il costo di produzione di una frigoria è diverse volte superiore al costo di produzione di una caloria. Serramenti e vetri doppi e tripli contribuiscono al risparmio energetico non solo in inverno ma anche in estate. I vetri monolastra no.
Doppi vetri, regione per regione
La risposta ci è fornita dal Grafico 1 in cui abbiamo collocato le regioni in ordinamento crescente rispetto all’impiego di doppi e tripli vetri. Senza troppe sorprese, troviamo in cima alla classifica è la provincia di Bolzano con una percentuale di utilizzo di doppi vetri dell’83,9%. Seguono altre due aree alpine: la provincia di Trento con 81,9% e la Regione Valle d’Aosta con 79,1%. E quindi tutte le altre regioni a discendere. La peculiarità che riscontriamo è che abbiamo un’Italia spaccata in due macroaree, virtuali s’intende, dalla linea di media nazionale del 61,1% tracciata in rosso.
Buone ultime per l’impiego di doppi vetri risultano Sicilia (42,7%), Sardegna (44,8%) e Calabria (48,4%). Dieci punti sotto la linea della media nazionale riscontriamo anche regioni importanti per popolazione e cultura serramentistica come Puglia (49,7%) e Campania (49,8%). Peraltro, è doveroso notare che l’ampia diffusione di vetri a lastra singola in queste regioni fa a pugni non solo con il risparmio energetico ma anche con la sicurezza delle persone in quanto trattasi di vetri dichiarati da tempo non sicuri. E certamente non in linea con la norma UNI 7697 sulla sicurezza delle applicazioni vetraie in edilizia.
Vetri e condizionamento
Serramenti e vetri doppi e tripli (senza entrare troppo nel dettaglio delle tecnologie) servono anche a ritenere all’interno dell’habitat umano il fresco dell’aria condizionata, oltre che il calore d’inverno. Abbiamo voluto tracciare la distribuzione percentuale dei sistemi di condizionamento per notare una eventuale correlazione con la distribuzione dei doppi vetri. Il Grafico 2 qui sotto riporta il nostro impegno.
Fatto decisamente interessante è che tra le prime cinque regioni per diffusione dei sistemi di condizionamento emergono tre regioni del Sud quali Sicilia, Sardegna e Puglia additate poco sopra per scarsa diffusione dei doppi vetri. Tuttavia solo i tecnici Istat sono in grado di correlare la presenza di sistemi di condizionamento con la dotazione di vetri a lastra singola. Certamente la presenza diffusa del condizionamento fa a pugni con la presenza di vetri monolastra e i relativi serramenti molto probabilmente obsoleti. Insieme rappresentano un costoso colabrodo termico sia d’estate che d’inverno. Infine, impossibile non notare che ultime per installazioni di condizionamento in casa risultano proprio le tre aree prime per dotazioni (percentuali, s’intende) di vetri doppi e tripli: Regione Valle d’Aosta e le province di Bolzano e Trento. Anche non abbiamo certezze di correlazioni tra impianti di condizionamento e vetri doppi e tripli e serramenti moderni. Solo i tecnici Istat hanno gli strumenti per determinarlo. Certamente vien da pensarlo.
Ennio Braicovich
(continua)