La Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 193 del 19 agosto 2023 ha pubblicato il nuovo “Piano d’azione” per la Pubblica Amministrazione intitolato “Approvazione del piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione”. Il Decreto 3 agosto 2023 è entrato in vigore il 20 agosto.
E’ entrato in vigore il «Piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione». E’ stato pubblicato con il Decreto 3 agosto apparso nella Gazzetta Ufficiale del 19 agosto. Lo firma il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e quello delle imprese e del made in Italy. Il provvedimento consta di 4 brevi articoli e di 35 pagine che contengono il Piano d’azione per la sostenibilità ambientale.
Piano d’azione per la sostenibilità ambientale
Il documento sostituisce il Piano d’azione adottato con il decreto 11 aprile 2008 e poi modificato dal decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 4 aprile 2013.
Il fine è adottare i Criteri ambientali minimi, i famosi CAM, che costituiscono le misure volte all’integrazione delle esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure d’acquisto pubbliche di cui all’art. 1, comma 1126, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Altro obiettivo del provvedimento è revisionare e aggiornare i criteri ambientali minimi vigenti, nonché integrare nuove categorie di forniture, servizi e lavori nella strategia degli appalti pubblici sostenibili.
Sostenibilità ambientale e CAM Edilizia
L’edilizia e l’applicazione dei CAM sono citati espressamente a proposito degli appalti per interventi di ristrutturazione, di demolizione e ricostruzione degli edifici. Per essi i CAM pertinenti si applicano secondo i criteri stabiliti dal decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica 23 giugno 2022 (G.U. 6 agosto 2022, n.183). Vedi news.
Obbligo per le stazioni appaltanti
Il Decreto introduce la previsione dell’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nella documentazione progettuale e di gara almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei CAM. Spiega il documento: “il Piano d’azione potrà dispiegare appieno le proprie potenzialità economico e ambientali in quanto attraverso l’applicazione sistematica ed omogenea dei CAM si determinerà l’effetto leva sul mercato utile ad indurre gli operatori economici ad adeguarsi alle richieste della pubblica amministrazione, favorendo la diffusione delle tecnologie ambientali e di prodotti migliori sotto il profilo ambientale”.
Aggiudicazione ai costi del ciclo di vita
Ma c’è di più. Un’altra significativa novità normativa, di derivazione comunitaria, è l’aggiudicazione ai costi del ciclo di vita, che consente di tener conto di altri elementi di costo, oltre a quelli di acquisizione. Si tratta dei ““i costi connessi all’utilizzo, quali consumo di energia e di altre risorse; i costi di manutenzione; i costi relativi al fine vita, come i costi di raccolta, di smaltimento e di riciclaggio; i costi imputati a esternalità ambientali, inclusi i costi delle emissioni di gas a effetto serra e di altre sostanze inquinanti, nonché altri costi legati all’attenuazione dei cambiamenti climatici”. (continua)
Ennio Braicovich