La Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 75 del 29-3-2024 ha pubblicato il DL 39/2024 che introduce il definitivo stop allo sconto in fattura e cessione dei crediti per il Superbonus e i bonus edilizi ‘minori’. Eccezione limitata per i cantieri nel cratere appenninico.
Finalmente è uscito il Decreto-legge che rappresenta una sorta di arma nucleare imperniata sul definitivo stop allo sconto in fattura e cessione dei crediti per il Superbonus e i bonus edilizi ‘minori’.
DL 39 = stop allo sconto in fattura
E’ il DL 39/2024 da noi anticipato qui e apparso sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 75 del 29-3-2024. Entra in vigore il 30 marzo. Potete scaricarlo qui. Di notevole rilevanza è l’eccezione prevista per gli “immobili danneggiati dagli eventi sismici verificatisi nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi il 6 aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016. La deroga di cui al primo periodo trova applicazione nel limite di 400 milioni di euro per l’anno 2024…”
Forse Onlus e case popolari
Ora il testo passa al Parlamento che avrà due mesi di tempo per approvarlo tale e quale, per modificarlo o bocciarlo. Già arrivano le prime proposte di modifica, come quelle dell’on. Erica Mazzetti di Forza Italia. che propone di escludere dalla stretta del DL 39 gli immobili delle onlus e dell’edilizia residenziale pubblica. Il mondo dell’edilizia è abbastanza esterrefatto, pur comprendendo le ragioni del Governo. Siamo di fronte all’ennesimo cambiamento delle regole del Superbonus. E al terzo decreto che cambia le regole dopo quelli di novembre 2022 e di febbraio 2023. Per di più, si tratta un decreto presentato in Consiglio dei Ministri in maniera abbastanza proditoria.
Protesta Confartiganato
“Apprezziamo la limitata apertura agli interventi correttivi per sconto in fattura da superbonus nelle Aree Sisma Abruzzo/Italia centrale, con un tetto di spesa di 400 milioni. Ma nulla cambia, nel testo circolato ieri, per quanto riguarda la situazione delle case popolari IACP, cooperative, terzo settore e barriere architettoniche. E, purtroppo, nel nuovo testo riscontriamo una ulteriore stretta alle opzioni di sconto/cessioni, questa volta con effetti estesi a tutta la platea degli interventi”. E’ il commento del Presidente di Confartigianato Marco Granelli sulle misure del Governo riguardanti l’applicazione del superbonus.
CNA condanna
Secondo CNA “l’esecutivo continua a produrre norme restrittive nei confronti del settore delle costruzioni, generando caos e incertezza per le imprese e i committenti. La nuova stretta avrà pesanti effetti sul settore che si stava adeguando alle residue opportunità previste nell’ultima Legge di Bilancio”. E aggiunge: “L’ennesimo giro di vite e la disordinata exit strategy dal Superbonus rischiano di gettare nuovamente il settore delle costruzioni in una crisi pesante”.
Preoccupazione di Finco
Molto articolata e prospettica la nota di Finco: “Le limitazioni introdotte nell’ambito dell’ultimo Consiglio dei Ministri concernenti superbonus, cessione del credito e sconto in fattura, suscitano preoccupazione nel mondo delle Imprese Specialistiche e Superspecialistiche rappresentate da Finco. La Federazione ha a suo tempo riconosciuto la necessità di tutelare i conti pubblici, ma la situazione che si è venuta a determinare è grave. Risulta davvero importante non danneggiare le imprese serie, i Condomini, i privati cittadini (e quindi i posti di lavoro), confermando e razionalizzando i cosiddetti bonus edilizi “minori” – che minori non sono – a partire dalla proroga oltre il 2024 del bonus per l’efficienza energetica , che altrimenti scenderebbe dall’attuale 50% al 36% . Ciò, tra l’altro, anche per poter avere un minimo di possibilità di raggiungere gli obiettivi strategici fissati dalla Direttiva “Case Green”, recentemente approvata dal Parlamento europeo. Non c’è molto tempo e non c’è da chiosare troppo: il Governo dovrebbe attivare rapidamente un “Tavolo di consultazione” con le principali organizzazioni del settore costruzioni ivi incluse le imprese ed i servizi specializzati, conclude la nota Finco.*
EB