Il taglio ai bonus edilizi contenuto nella bozza di legge di Bilancio 2025 suscita le vive proteste del mondo dell’edilizia e dei consumatori. Una Ricerca CNA-Nomisma, appoggiata su un Survey alle famiglie proprietarie di immobili in Italia, mostra che si potrebbero perdere quasi 100 miliardi di investimenti.
E’ preoccupato il settore dell’edilizia per il taglio ai bonus edilizi contenuto nella legge di Bilancio 2025, vedi news. Legittimamente è più che preoccupata per le ricadute negative del depotenziamento dei bonus casa anche CNA che ha recentemente commissionato a Nomisma una Ricerca sugli effetti della politica governativa su famiglie e imprese.
La Ricerca CNA – Nomisma
Basandosi su un survey realizzato su 800 famiglie italiane proprietarie di casa, la Ricerca rivela che le famiglie sono sempre più orientate a realizzare investimenti per la riqualificazione e l’efficientamento energetico delle proprie abitazioni. Tuttavia la propensione agli interventi è strettamente connessa alla dimensione e alla stabilità degli incentivi. Infatti, con il sistema di incentivi attualmente in vigore 10 milioni di famiglie dichiarano che nel prossimo triennio realizzeranno un intervento. Riducendo la dimensione delle aliquote, come prospettato dalla bozza di Legge di Bilancio 2025, oltre 3,5 milioni di famiglie rinuncerebbero ai lavori.
Effetti dei tagli ai bonus edilizi
Una contrazione di 3,5 milioni di famiglie significa non attivare investimenti per un valore di 97,3 miliardi con effetti molto negativi per l’economia e l’ambiente. La domanda persa equivale a un mancato valore aggiunto di 119,7 miliardi di euro e alla mancata attivazione di oltre 2 milioni di posti di lavoro.
Le proposte CNA
I presidenti di CNA Costruzioni, Enzo Ponzio, CNA Installazione impianti, Paolo Pagliarani, CNA Serramentisti e infissi, Mauro Sellari, hanno sottolineato le preoccupazioni per le ricadute negative del depotenziamento dei bonus casa. Le richieste delle categorie indicano l’esigenza di mantenere per almeno un triennio l’assetto dei bonus attuale tra il 50% per le ristrutturazioni e il 65% per l’efficientamento energetico. Anche il sismabonus dovrebbe mantenere la dimensione delle agevolazioni attualmente in vigore. Inoltre, non introdurre alcun tetto alle detrazioni in funzione del reddito e del nucleo familiare e confermare le attuali aliquote di detrazione per le abitazioni principali e i condomini.
Oltre la legge di Bilancio
Tuttavia, il tema di fondo per l’edilizia è il recepimento della Direttiva sulla prestazione energetica degli edifici, EPBD IV o Case Green. La richiesta di CNA al Governo è realizzare un programma di medio e lungo periodo per dare stabilità al mercato e certezze sui conti pubblici. Conti pubblici che i bonus edilizi come l’Ecobonus e il Bonus Casa hanno sempre rispettato generando importanti risultati per l’economia e per l’ambiente.