In Gazzetta Ufficiale il decreto-legge PNRR che con il Piano Transizione 5.0 destina a favore delle imprese di ogni tipo 13 miliardi nel biennio 2024-2025. Incentivati l’acquisto di beni materiali e immateriali da Piano 4.0 e la transizione digitale e green. Tax credit crescenti in funzione della riduzione dei consumi energetici.
Finalmente decolla il Piano Transizione 5.0 entrato subito in vigore con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del DECRETO-LEGGE 2 marzo 2024, n. 19. Scarica qui il testo di legge. Qualche settimana fa ne avevamo anticipato i contenuti con l’articolo Piano Transizione 5.0. Parlerà anche di sostenibilità e di ESG a cura dell’ing. Sergio Botta. Intitolato Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il provvedimento è riportato all’articolo 38 Transizione 5.0. Il suo obiettivo è sostenere il processo di transizione digitale ed energetica delle imprese, destinando a tal fine ben 13 miliardi di euro nel biennio 2024-2025: 6,3 miliardi provenienti dal programma europeo Re Power EU cui si aggiungono 6,4 miliardi già previsti per il Piano Transizione 4.0.
Il Piano Transizione 5.0 in sintesi
Così ne riassume i contenuti il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “Il Piano Transizione 5.0 è architrave della nostra politica industriale, per consentire alle nostre imprese di innovarsi per vincere la sfida della duplice transizione digitale e green, nei due anni decisivi 2024/2025, in cui si ridisegnano gli assetti geoeconomici. Oltre agli investimenti in beni strumentali, la misura è orientata anche alla formazione dei lavoratori, perché le competenze sono il fattore che fa la differenza soprattutto per il nostro Made in Italy”.
Credito di imposta automatico
Alle aziende verrà concesso un credito d’imposta automatico, senza alcuna valutazione preliminare, a prescindere dalle dimensioni dell’impresa, settore di attività o localizzazione. Vengono agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali, interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura a condizione che si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento).
Energia verde e formazione personale
Sono agevolati anche l’acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili e le spese di formazione del personale in competenze per la transizione verde. Le modalità di fruizione prevedono la compensazione del credito spettante presentando il modello F24 in un’unica rata. L’eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in 5 rate annuali di pari importo.
Le agevolazioni del Transizione 5.0
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del
– 35 per cento del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
– 15 per cento del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro e
– 5 per cento del costo per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.
Tuttavia, il credito di imposta cresce fino al 40% e al 45% se l’azienda riesce a ridurre i consumi energetici rispettivamente al 6% e al 10% rispetto all’anno precedente.
EB