All’inaugurazione di Caseitaly Expo le riflessioni di Francesco Fiorito, professore ordinario di architettura tecnica al Politecnico di Bari, sulla transizione green in edilizia e il ruolo strategico dell’involucro edilizio Made in Italy. L’accademico: “Processo inevitabile”
Dove va l’edilizia odierna? O meglio, dove dovrebbe dirigersi? Queste le riflessioni alla base dell’intervento di Francesco Fiorito, professore ordinario di architettura tecnica al Politecnico di Bari all’inaugurazione di Caseitaly Expo. Vedi news.
Intervento simbolico
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Un intervento elevato scelto dagli organizzatori per dare una sorta di là concettuale alla prima edizione della manifestazione. Bene certamente la promozione del Made in Italy, bene la presentazione delle tecnologie dell’involucro che si sono viste in fiera, bene gli scambi commerciali. Ma certamente bene anche una riflessione sulla transizione green quale percorso prioritario per affrontare i cambiamenti climatici a scala locale e globale. Un intervento che potremmo definire simbolico perché la transizione green, sotto varie vesti, appare quale argomento dominante in molti dei tanti convegni che animano la manifestazione di Bergamo e in moltissimi stand. A riprova che, se c’è un futuro per l’edilizia, questo non può che essere verde e sostenibile.
La transizione green in edilizia
Quali le argomentazioni del prof. Fiorito? “Grazie alle più recenti ricerche – egli ha affermato -, è emersa l’urgenza di contrastare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici a scala locale e globale. Essi influenzano direttamente i consumi energetici degli edifici e possono aggravare la condizione di povertà energetica, nonché la salute della popolazione. In tal senso, la nuova direttiva EPBD – Energy Performance for Buildings Directive (la cosiddetta Case green) punta a incrementare l’efficienza degli edifici lungo l’intero ciclo di vita, con un’attenzione specifica alla riduzione dell’energia grigia”.
C’è un ruolo per il Made in Italy
Il contenuto dello speech del prof. Fiorito ha messo in luce il ruolo strategico dell’involucro edilizio Made in Italy. Vedi le tecnologie riflettenti a elevata capacità di raffrescamento passivo, gli involucri adattivi in grado di modulare le prestazioni ottiche e termiche e materiali di nuova generazione che rappresentano soluzioni tecnologiche a basso impatto ambientale e ad elevato potere di mitigazione. “Tali strategie – ha concluso il docente- favoriscono la riduzione dei consumi, migliorano il comfort degli spazi abitati e offrono al contempo un’opportunità di rilancio competitivo e sostenibile per l’intero comparto edilizio italiano”. Tutte soluzioni presentate nell’ambito della fiera.
EB
Immagine: doc. UE